Un anno alla ricerca del progetto perfetto
Il percorso degli studenti dell’ISIS premiati a Lecce per l’invenzione di un poggiatesta anti-colpo di frusta: per loro anche una conference call con i colleghi di Nairobi
C’è voluto un intero anno di studio, con la consulenza di esperti qualificati, per arrivare a concepire il progetto innovativo che è valso ai ragazzi dell’ISIS di Castellanza la conquista del premio Accenture “Innovazione e Progetto” alla BIZ Factory di Lecce. Il gruppo di 9 studenti della classe 3 OEN – Operatore Industrie Elettroniche ha seguito per tutto l’anno scolastico un corso specifico sul programma “Impresa in Azione” tenuto dai professori Ornella Pili e Rinaldo Paganini con il supporto di Flavio Baraldi (Nokia Italia) e di imprenditori esterni alla scuola. Da segnalare, nel quadro del progetto, anche le due conference call con i colleghi di una scuola superiore di Nairobi (Kenya) a cui i ragazzi hanno partecipato: la prima in marzo presso la sede Nokia di Milano, la seconda in aprile a Castellanza. L’iniziativa si è conclusa con la formazione di una vera e propria società, la Security Four Life, che vede Matteo Semeraro come amministratore delegato, Matteo Giannotta come direttore generale, Maria Viola responsabile degli affari generali, Emanuele Mammolito come manager di produzione, Alvin Jefferson Calogcog manager commerciale e IT, Massimiliano Macchi marketing manager, Davide Selli manager finanziario, Cesar Edoardo Pardo Largo manager ricerca e sviluppo e Fabio Tessera responsabile prevenzione e protezione.
I nove studenti sono riusciti a realizzare un prodotto innovativo, fino a questo momento non disponibile sul mercato, ma soprattutto con grandi potenzialità sul mercato italiano: uno studio ACI-ANIA dimostra infatti che l’Italia è al primo posto nel mondo nell’ambito dei risarcimenti dovuti al famigerato “colpo di frusta”, che l’Headrest – questo il nome del rivoluzionari poggiatesta – permette di evitare o limitare. Una manna per le assicurazioni, che attualmente sono costrette a versare ogni anno oltre due milioni di euro ai danneggiati, oltre che per le compagnie automobilistiche. Le prospettive sono incoraggianti: in un primo tempo si pensa di vendere il prodotto a una rete di installatori, per poi passare ai contatti diretti con le case automobilistiche per la cessione del brevetto. Ma, soprattutto, il progetto ha avuto il merito di stimolare la creatività, lo spirito d’innovazione, la capacità di lavorare in gruppo degli studenti, per non parlare dell’utilizzo delle nuove tecnologie e delle lingue straniere. Il lavoro degli studenti castellanzesi si è inoltre guadagnato il plauso del Gruppo SCA Mercedes Benz, che ha inviato al team una lettera di congratulazioni e di UBI – Banca Popolare di Bergamo, oltre ai complimenti del sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, che ha incontrato gli studenti nel corso della manifestazione “Made in Italy” dello scorso aprile.
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