Andy Schleck scatenato: vince da solo sul Galibier

Al Tour arriva il gran numero del lussemburghese che scatta sull'Izoard e stacca tutti. Il fratello Frank secondo davanti a Evans e a un Basso tenace. Saltano Contador e Sanchez

andy schleck ciclismoÈ stato spesso – e giustamente – criticato per la sua mancanza di coraggio, ma oggi Andy Schleck (foto: www.leopardtrek.luha capovolto i giudizi su di lui e messo a segno un’azione eccezionale, "chiappucciana", che dà una svolta netta a questo Tour de France. Il più giovane dei fratelli lussemburghesi vince il tappone alpino con arrivo al Galibier grazie a un attacco nato sessanta chilometri prima, sulle ultime rampe dell’Izoard, guadagna oltre 2′ sul ridotto drappello dei migliori e (soprattutto?) dà una gran mazzata a Contador e al suo compare Samuel Sanchez.
Tra chi tiene, anche se l’eventuale voto non può essere altissimo, è Ivan Basso: il varesino è quarto al traguardo dove giunge assieme a Frank Schleck – secondo a completare il trionfo familiare – e Cadel Evans, terzo e quasi commovente perché tutto il peso dell’inseguimento ad Andy è sulle sue spalle. Morale: dieci chilometri di salita dura senza alcun cambio per l’australiano di Stabio, che rischia di pagare caro lo sforzo tra Alpe d’Huez e cronometro di Grenoble. Tra i "vagoni" del treno tirato da Evans c’è appunto Basso che oggi ha ricordato da vicino l’Ivan del 2002/2003, quello che nessuno riesce a staccare in salita (allora resisteva pure ad Armstrong) ma che a propria volta non riesce a piazzare scatti decisivi. Un’azione, da parte sua, era attesa e invece non è mai stato in grado di tentare l’attacco; vediamo se ha potuto risparmiare energie per domani. Di certo, anche oggi, è risaltata l’inadeguatezza della Liquigas che, a parte Szmydt, si è presto sciolta sulla prima salita.
Intanto comunque il varesino torna ad avanzare in classifica, appaia Cunego al quinto posto e scavalca i due grandi sconfitti di giornata, Contador e Sanchez. Il capitano dell’Euskaltel si stacca definitivamente a 8 dall’arrivo e chissà se in quel momento si è pentito di aver fatto lavorare i suoi uomini in pianura per tirare il connazionale. Quello di Contador è però chiaramente il tonfo più rumoroso, causato forse dal riacutizzarsi del dolore al ginocchio (è stato "visitato in corsa" dal medico) oltre che da una drammatica assenza della squadra; l’iberico si pianta quasi di colpo a due chilometri dal traguardo, fa l’elastico una prima volta ma poi perde contatto. Pagherà 3’50" ad Andy e 1’43" a Frank: tanto per pensare in giallo, visto soprattutto il fardello che si portava già sulle spalle.
Accennato a Cunego, che cede qualcosina solo nel finale meritandosi un altro applauso convinto, bisogna poi parlare della maglia gialla che rimane per un soffio sulle spalle di Thomas Voeckler. L’alsaziono resta con il gregario Rolland nel gruppetto di Evans, arriva quinto e sfinito perdendo una manciata di secondi da Basso ma tiene per 15" il simbolo del primato, avvicinandosi per lo meno al sogno del podio di Parigi.
Visto però che il Tour rischia di cancellare dopo poche ore quello che si è scritto al pomeriggio, vale la pena già guardare alla tappa del venerdì. In programma c’è infatti la Modane-Alpe d’Huez, arrivo mitico (fu "inaugurato" da Coppi e conquistato da una lunga serie di grandissimi, comprese le doppiette di Bugno, Pantani e Armstrong). Prima però ci sarà un antipasto sul Telegraphe, colle di prima categoria che un tempo faceva la differenza, e poi un altro passaggio sul Galibier, tanto per indurire i muscoli delle gambe. Il tutto in meno di 110 chilometri: chi avrà benzina farà bene a utilizzarla tutta, perché il Tour è ancora aperto.

Ordine d’arrivo: 1) A. SCHLECK; 2) F. Schleck a 2’07"; 3) Evans a 2’15"; 4) BASSO a 2’18"; 5) Voeckler a 2’21"; 6) Rolland a 2’27"; 7) Cunego a 2’33"; 8) Taaramae a 3’22"; 9) Danielson a 3’25"; 10) Hesjedal a 3’31"; 15) Contador a 3’50"; 18) S. Sanchez a 4’42".
Classifica generale: 1) Thomas VOECKLER (Fra-Europcar); 2) Andy Schleck (Lux-Leopard) a 15"; Frank Schleck (Lux-Leopard) a 1’08"; 4) Cadel Evans (Aus-Bmc) a 1’12"; 5) Damiano Cunego (Ita-Lampre) e Ivan BASSO (Ita-Liquigas) a 3’46"; 7) Alberto Contador (Spa-Saxo) a 4’44"; 8) Samuel Sanchez (Spa-Euskaltel) a 5’20"; 9) Thomas Danielson (Usa-Garmin) a 7’08"; 10) Jean-Cristophe Peraud (Fra-Ag2r).

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Pubblicato il 21 Luglio 2011
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