Pensioni al palo: 80mila varesini saranno più poveri

Colombo:"Parliamo di pensioni di 1000 euro e di persone che hanno lavorato e versato contributi per 40 anni e magari facendo lavori usuranti"

Le pensioni non cresceranno e, anzi, saranno proporzionalmente anche più basse. Chi si aspettava una rivalutazione della propria pensione dovrà rimanere a bocca asciutta perché l’unica novità prevista in materia potrebbe essere il taglio dell’adeguamento all’inflazione programmata.
Almeno questo è quanto prevede la manovra economica redatta dal ministero dell’Economia per le pensioni che superano i 1428 euro lordi mensili (poco più di 1000 euro netti). Fino a questo importo le pensioni saranno infatti rivalutate, come già accade, al 100% (si tratta più o meno di 120mila persone solo in provincia di Varese).
I problemi arrivano per le pensioni superiori a questa cifra: quelle tra tre e cinque volte il minimo – nello scaglione tra 1.428 e 2.380 euro mensili – saranno invece rivalutate al cento per cento nella fascia fino a 1.428 e al 45 per cento nella fascia fino a 2.380.
Le pensioni oltre cinque volte il minimo – ovvero superiori a 2.380 euro mensili – saranno poi rivalutare al 100 per cento nella fascia fino a 1.428 euro e al 45 per cento nella fascia da 1.428 a 2.380.
A conti fatti, in provincia di Varese, ad essere colpiti negativamente dai provvedimenti governativi saranno tra i 70 e gli 80mila pensionati, ex lavoratori che vedranno decurtata di quasi la metà la rivalutazione di parte della propria pensione.
Tanto basta per la levata di scudi della Cgil. Umberto Colombo, segretario provinciale Spi Cgil, non ci gira intorno: «È una situazione non più sostenibile dai pensionati – spiega il segretario -, si erode la loro pensione per fare altro. Per rispondere a questo provvedimento ci stiamo organizzando con una serie di iniziative in tutta la provincia».
Il paradosso, spiega Colombo, «è che l’Inps ci dice che ha i conti in ordine, mentre il governo fa cassa con i soldi delle pensioni. E stiamo parlando di pensioni che al netto arrivano a poco più di 1000 euro e di persone che hanno lavorato e versato contributi per 40 anni e magari facendo lavori usuranti, come la catena di montaggio. Questa manovra, un attacco chiaro al meccanismo delle perequazioni sociali».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Luglio 2011
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