Sul Mur de Bretagne Cadel Evans batte Contador
Battaglia e volata finale sul Mur de Bretagne: l'australiano vince al fotofinish. Basso a cinque secondi, ma non era la sua tappa. Hushovd tiene la maglia gialla
Tutti temono Contador, ma lo spagnolo ancora rimane a secco di vittorie: sul Mur de Bretagne vince l’australiano Cadel Evans, con una volata decisa per pochi centimetri. Ha ottenuto così la prima vittoria di tappa al Tour.
Si partiva da Lorient, 172,5 chilometri, il cielo grigio e la pioggia dicono che questa è una tappa tutta nel Nord. L’asfalto scivoloso è pericoloso, prima del km zero cade un gruppo di corridori, tra cui Damiano Cunego. Poco male, riescono a rientrare, prima che la corsa entri nel vivo. Prima ci provano in cinque, partono da lontano: i francesi Roy e Kadri gli spagnoli Erviti e Izagirre, l’olandese Hoogerland, arrivano ad avere un vantaggio massimo sul gruppo di 3’35". Li riprenderanno a tre chilometri e mezzo dal traguardo, prima della rampa finale del Mur (incredibile, al Tour le fughe iniziano ad andare quasi in porto).
Dopo 170 chilometri, ci si gioca tutto negli ultimi 2,5, sull’asperità (temibile, ma non certo durissima) di Mur. Contador parte nel punto più duro, a 1,4 dal traguardo, Gilbert chiude, dietro di lui Cadel Evans. Rimane una gruppetto di una mezza dozzina di uomini (tra cui Thor Hushovd), gli altri li guardano allungare. Gilbert – gran favorito di giornata – attacca troppo presto, così la volata finale è tra Contador e Evans.
I primi chiudono sullo stesso tempo, Thor Hushovd tiene la maglia gialla. Bene Ivan Basso (13°) che arriva a 5 secondi: il varesino non aveva possibilità in una tappa del genere. Meno bene (14°) Damiano Cunego e dietro di lui (a 7° da Evans) Andy Schleck.
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