Beppe Lauri, dopo la sconfitta pensa ai pesi welter

Il ko di Helsinki nell'Europeo spinge il 35enne pugile varesino verso la categoria superiore. Papà Augusto: «Troppi i sacrifici per rientrare nei superleggeri: così si debilita il fisico»

giuseppe beppe lauri pugilato aperturaTempo di bilanci in casa Lauri: dopo la sconfitta subita nell’Europeo Superleggeri venerdì scorso a Helsinki, il maggiore dei fratelloni del nostro pugilato, Giuseppe, deve decidere quale sarà il proprio domani sportivo.
«Devo riposare e pensare al mio futuro – ha detto "The End" di ritorno alla Malpensa – anche se dopo la serata negativa contro Shafikov, al di sotto alle mie possibilità, volevo lasciare. Ora però devo capire il perché di una prova di quel tipo: non mi partivano i colpi e mancavo di cattiveria. Faccio i complimenti al vincitore, ma lo ritengo inferiore ad Hatton, Witter, Bami e Mccloskey: se avessi avuto la testa e il fisco dell’incontro con l’irlandese avrei sicuramente portato a casa il titolo».
Una spiegazione arriva dal maestro e papà Augusto Lauri: «La lunga preparazione e la difficoltà a rientrare nel limite del peso hanno piegato Giuseppe, che si è trovato privo di energie. Ho visto mio figlio al 20 % delle sue possibilità; non cerchiamo alibi alla sconfitta, ma chi conosce Beppe ha capito che a Helsinki non era quello vero. Shafikov è forte e e potente ma lo reputo inferiore a molti avversari incontrati da mio figlio e ritengo che ormai Giuseppe debba passare alla categoria dei welter: troppi sacrifici debilitano il fisico». E così potrebbe davvero essere questo l’approdo futuro di "The End" che non a caso, davanti ai propri tifosi che lo hanno accolto al rientro in Italia, ha sussurrato un «Ritornerò» che è tutto un programma.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Settembre 2011
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