Chiusura di corso Matteotti, scoppia la protesta in consiglio
A meno di 24 ore dall'apertura del cantiere che bloccherà la via dei negozi della città una delegazione si è presentata in consiglio comunale per parlare col sindaco ma nulla cambierà, i lavori sono urgenti
Alla fine è arrivata, anche se in ritardo, la protesta dei commercianti di corso Matteotti che da lunedì si troveranno a fare i conti con il cantiere che riasfalterà tutto il tratto di via dall’ex-passaggio a livello fino all’inizio del pavè. Per asfaltare poco meno di un km di strada ci vorranno più di 35 giorni a partire dal 12 settembre, meteo permettendo. Ieri sera, venerdì, una delegazione si è presentata in consiglio comunale con l’intento di parlare con il primo cittadino Fabrizio Farisoglio che, però, non ha accettato di incontrarli subito fissando un appuntamento per questa mattina: «Abbiamo annunciato la chiusura della strada un mese fa – ha spiegato – ora è troppo tardi per ottenere modifiche, detto questo sono comunque a disposizione per un incontro nel quale acolterò le loro richieste e spiegherò come funziona il cantiere». Un mese fa, hanno replicato i commercianti, erano tutti in vacanza.
Non sono mancate le proteste da parte dei titolari degli esercizi che hanno accusato il sindaco e la giunta di poca attenzione nei loro confronti e difficoltà nell’ottenere un appuntamento: «Quando abbiamo provato a chiedere un appuntamento ci è stato detto che ci volevano almeno tre mesi – ha dichiarato una di loro infuriata – questo non vuol dire essere al servizio dei cittadini. Questo sindaco non c’è mai, mi chiedo chi l’abbia votato». Parole dure condivise da buona parte della delegazione che si è presentata in consiglio. La seduta è iniziata regolarmente seppur con qualche minuto di ritardo. All’ordine del giorno poca carne al fuoco e più di un’ora e mezza è stata spesa per la presentazione del programma di governo e per le repliche da parte delle opposizioni. Al termine della discussione il sindaco ha annunciato che il regolamento comunale verrà cambiato su questo punto: «E’ inammissibile che si dia la parola alle opposizioni per presentare osservazioni al programma con il quale questa giunta è stata eletta, non accade in nessun consiglio comunale».
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