Farioli: “La collezione Merlini non cerca un tetto ma un progetto”
Il sindaco torna a parlare dell'idea di un polo culturale al Borri e lo farà con una lettera. Intanto rilancia l'idea dell'ex-calzaturificio Borri come sede ideale e chiama all'appello il liceo artistico Candiani e i possibili investitori
La collezione Merlini, un patrimonio artistico di 370 opere di pittori italiani del ‘900, continua a far discutere e il sindaco di Busto prova a mettere un punto alle tante parole dette in questi giorni con una lettera che sta preparando: «La collezione di opere di proprietà di Giuseppe Merlini non è in cerca di un tetto – fa sapere il primo cittadino – ma di un progetto educativo-culturale che possa corrispondere alle volontà in primis dello stesso Merlini». Per questo motivo Gigi Farioli ha deciso di venire allo scoperto con una lettera che faccia il punto sui vari passaggi che hanno portato al disvelamento del volto del grande patrimonio artistico collezionato dal commercialista bustocco e che vedrà la luce in una mostra a Palazzo Loredan di Venezia, a partire dal 9 settembre prossimo.
Dopo che la notizia ha cominciato a girare sui quotidiani locali e nazionali si è scatenata una vera e propria caccia alle opere del commercialista bustocco che comprendono nomi altisonanti del panorama artistico del ‘900 a partire da Modigliani a Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Giorgio Morandi, Filippo De Pisis, Mario Sironi, Massimo Campigli, Mario Tozzi, Gino Severini, Renato Paresce, Enrico Baj, Renato Guttuso, Ennio Morlotti, Lucio Fontana, Valerio Adami, Roberto Crippa, Piero Guccione, Omar Galliani, Claudio Parmiggiani e Giuseppe Maraniello. Il Maga ha chiesto, tramite Angelo Crespi, di poterla integrare con il nuovo museo di arte moderna gallaratese ma da Busto il sindaco stoppa questa possibilità: «La mia idea è quella di rispettare il progetto di Giuseppe Merlini e creare nell’area dell’ex-calzaturificio non un semplice museo ma qualcosa che vada oltre e che si integri con l’educazione al bello».
Proseguono, intanto, i contatti con il preside del liceo artistico Candiani, Andrea Monteduro, il quale sta lavorando anche alla possibilità che l’accademia di Brera sbarchi a Busto Arsizio: «Se si riuscirà ad inserire il tutto in un unica proposta e in un luogo capace di poter ospitare tutto questo allora potremo dire di aver risposto in pieno al sogno del nostro concittadino». Gli ingredienti ci sono tutti: una grande collezione, una scuola pronta ad interagire, un luogo da valorizzare come il Borri. Manca un progetto, per quello ci sta già lavorando il sindaco. Mancano gli investitori? Anche quelli potrebbero arrivare grazie anche alle conoscenze dello stesso Merlini, il quale ha interessi in diversi istituti.
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