Mille alunni per istituto: una nuova rivoluzione per le scuole?

La legge approvata nel luglio scorso interessa, per il prossimo anno, 8 direzioni didattiche che verranno verticalizzate. I nuovi parametri, però, preoccupano tutte le scuole

Mille alunni per istituto comprensivo: cambia la leggeSei circoli e una direzione didattica da verticalizzare. È l’impegno che sta portando avanti in questi giorni l’assessore provinciale Alessandro Bonfanti: « Villa Recalcati non ha competenze dirette in questa materia che è in capo ai comuni – spiega l’assessore all’Istruzione – Ho incontrato, però, i sindaci per affrontare la questione dati i risvolti sovracomunali».

La novità è legata a un decreto trasformato in legge lo scorso luglio e che mira a ridisegnare il modello organizzativo scolastico: «Dal prossimo anno, spariranno tutte le autonomie non inserite in istituti comprensivi. La nostra provincia è già abbondantemente in linea con le nuove direttive, circa il 90% delle scuole verticalizzate. Abbiamo presentato un piano che ora è al vaglio dei Comuni per mettere a posto le posizioni residue. Chiaramente abbiamo privilegiato il fattore geografico per agevolare al massimo la costruzione di istituti su territori limitrofi».

Da settembre 2012, quindi, ci saranno novità per le direzioni di Malnate, Angera, per la Mazzini di Gallarate, la Rodari di Somma, la media di Sesto Calende, la Rossini di Tradate e il circolo didattico di Caronno Pertusella. Un accorpamento è in programma anche per il comprensivo di Albizzate perchè è sottodimensionato. Le novità non riguarderanno i plessi singoli che rimarranno perfettamente funzionanti, ma le direzioni che verranno accorpate dimezzando il personale di segreteria. I comuni sono chiamati a presentare un piano di accorpamento che ottenga il benestare del consiglio di istituto. Il nuovo istituto comprensivo dovrà avere almeno 1000 studenti contro gli attuali 500.

E proprio il numero di studenti richiesto dalla legge del luglio scorso apre un dibattito ulteriore tra i funzionari della Provincia e dei Comuni. Il quarto comma dell’articolo 19 della legge rivede, infatti, i numeri minimi necessari per avere un istituto. L’interpretazione condivisa oggi è che i mille studenti valgano per le istituzioni che devono nascere e non quelle già esistenti. La preoccupazione, però è che sia un primo passo versa una totale revisione del sistema. In questo secondo caso si prevede una rivoluzione abbastanza pesante: vorrebbe dire, infatti, riorganizzare nuovamente l’intera rete delle primarie che sono state verticalizzate anche recentemente ( si pensi a Varese o a Gallarate). In provincia ci sono 80 autonomie: di queste 13 hanno già più di mille alunni, le altre, invece, sono nei termini dell’attuale legge ( tra i 500 e i 900) con una media di 832 alunni per istituto. Data la media, la riorganizzazione potrebbe far scomparire tra i 7 e gli 8 comprensivi attuali, costringendo a un lavoro di composizione del nuovo puzzle con il coinvolgimento di un centinaio di comuni.

Dati i tempi molto risicati ( ogni eventuali novità va decisa entro la fine dell’anno in corso) per il 2012 non si prevedono grossi scossoni, a parte le sette direzioni didattiche da trasformare. Ma  il movimento ( molto più destabilizzante nelle regioni del centro sud dove la percentuale di verticalizzazioni è bassissima) è tenuto costantemente monitorato. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Settembre 2011
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