La giornata più lunga di Berlusconi
Con soli 308 voti favorevoli la Camera ha approvato il rendiconto generale dello Stato. Le opposizioni erano presenti in aula ma non hanno votato
«Prima approviamo la legge di stabilità poi mi dimetterò». È questa la decisione del Premier emersa a seguito dell’incontro serale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un annuncio arrivato a seguito di una giornata politica difficile che ha visto l’approvazione del rendiconto generale dello stato con soli 308 voti favorevoli, senza cioè la maggioranza assoluta. Le opposizioni erano presenti in aula ma non hanno votato. Il segretario del Pd Bersani ha chiesto al Premier Berlusconi di rassegnare le dimissioni. La Lega, tramite il suo leader Umberto Bossi, aveva chiesto al premier di «fare un passo laterale» lasciando il posto ad Alfano.
La diretta della giornata:
20.30 Berlusconi: deciderà Napolitano
Il premier ha dichiarato: "Dopo il varo della legge di stabilità ci saranno le mie dimissioni in modo che il capo dello Stato possa aprire le consultazioni e decidere sul futuro: non spetta a me decidere ma io vedo solo la possibilità di nuove elezioni".
20 La nota del Quirinale diffusa al termine dell’incontro
"Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l’urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l’approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea. Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione".
Alle 21 è fissata una nuova riunione a Palazzo Grazioli
19.52 Secondo notizie di agenzia Berlusconi avrebbe detto: «Prima approviamo la legge di stabilità poi mi dimetto»
19.38 Berlusconi lascia il Quirinale e va a Palazzo Grazioli
19.36 Bossi: Berlusconi deciderà cosa fare al Quirinale
18.08 Lo spread Btp-Bund supera i 500 punti
17.59 Berlusconi da Napolitano
Il presidente del Consiglio andrà al Quirinale alle 18.45 per un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
17.39 Brunetta: per governare non serve la maggioranza assoluta
«La Costituzione non richiede al governo di avere la maggioranza assoluta: per governare basta quella semplice» questo il commentod del ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione
17.11 Il mistero del foglietto di Berlusconi
Sta circolando in queste ore la notizia di un bigliettino nelle mani del premier contenente uno schema con le seguenti parole: «Prendo la fiducia? Lascio? Governo tecnico? Reincarico?». Sempre su un foglietto è stato annotato il risultato delle votazioni, il numero 308 e le parole "traditori" e "dimissioni"
17 L’elenco dei "Dissidenti"
Undici i deputati di area centrodestra che oggi non hanno partecipato al voto: deputati del Pdl Roberto Antonione, Fabio Fava, Gennaro Malgieri, Giustina Destro, più Alfonso Papa (arresti domiciliari). Assenti gli esponenti del Misto Calogero Mannino, Giancarlo Pittelli, Luciano Sardelli, Francesco Stagno D’Alcontres e Santo Versace. Astenuto Franco Stradella, del Pdl.
16.48 Berlusconi: Dobbiamo riflettere
Il premier prima di spostarsi a Palazzo Chigi avrebbe detto ai suoi: «C’è un oggettivo problema di numeri ora dobbiamo riflettere e decidere che cosa fare»
16.43 Berlusconi ha lasciato la Camera. Il Premier si è recato a Palazzo Chigi con Letta. La Russa ha dichiarato: «Berlusconi dovrà incontrare il presidente della Repubblica».
16. 38 Lo spread Btp-Bund vola oltre 490 punti
16.37 È in corso il vertice alla Camera tra Berlusconi, Bossi, Maroni e Tremonti
16.27 Il presidente del Consiglio Berlusconi sta controllando il tabulato dei voti con i ministri e ha fissato un confronto con il leader della Lega Umberto Bossi. Ha detto hai suoi «Decidiamo subito cosa fare»
16.15 Bersani: Il premier rassegni le dimissioni, la maggioranza non c’è più
«Questa giornata parlamentare è seguita da milioni di italiani preoccupati. C’è un problema di instabilità del Governo. Con questo voto abbiamo avuto la certificazione che il deficit di credibilità è fondato. In questo modo non possiamo andare avanti, non possiamo andare sull’orlo del precipizio»
16.13 Passa il rendiconto con 308 voti favorevoli
16.11 Il presidente Fini dichiara aperta la votazione
16.00 Gabriella Carlucci entra in aula e si siede tra i banchi dell’Udc a fianco di Lorenzo Cesa
15.53 Cicchitto: Abbiamo fatto il possibile
«Non è una situazione tradizionale, l’esercizio della polemica in questo caso è sul filo dell’irresponsabilità. Non devono essere i mercati ad eleggere i governi».
15.50 Franceschini: Dal governo testarda volontà di restare
«Il mercato chiede di cambiare pagina – ha detto il deputato del Pd -. Il presidente del Consiglio dimostri di avere i numeri per andare avanti. È il momento per vedere se il governo ha i numeri di proseguire»
15.40 – Casini: Basta con questo insano braccio di ferro
Lo ha dichiarato il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini
15.35 – Iniziano le dichiarazioni di voto
Prima del voto ci saranno le dichiarazioni di voto dei diversi gruppi parlamentari. Le opposizioni hanno fatto sapere in anticipo che non parteciperanno al voto.
15.30 – D’Alema: Vi mandiamo a casa
L’esponente del Pd, in Transatlantico, ha risposto a Bossi: "E’ ovvio quello che facciamo. Il compito dell’opposizione è cercare di mandarvi a casa".
Maggioranza a rischio
La maggioranza oscilla tra i 310 e i 311 voti.. Le opposizioni e quanti si stanno staccando da Berlusconi arrivano a 316. Insomma, se nulla dovesse mutare nelle prossime ore, per il Governo non c’è la maggioranza
La Lega chiede un passo di lato a Berlusconi
La Lega chiede un sacrificio a Berlusconi. È Umberto Bossi a confermare ai cronisti che la Lega ha chiesto al presidente del Consiglio di farsi da parte e favorire l’ascesa a Palazzo Chigi dell’ex Guardasigilli ora segretario del Pdl Angelino Alfano.
Tappa decisiva oggi, martedì 8 novembre, per la tenuta del governo. Dopo il rincorrersi delle indiscrezioni sulle imminenti dimissioni del presidente del Consiglio di ieri, oggi Berlusconi affronterà il voto alla Camera sul rendiconto finanziario.
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