“Pensare Gallarate Tutti insieme”: partono gli incontri per il Pgt
Si apre il percorso di revisione del Pgt, che inizia con una fase di confronto e discussione aperta alla città: il 5 dicembre è previsto il primo incontro dedicato alla partecipazione come metodo di lavoro
Che città si vuole costruire in futuro? L’amministrazione comunale di Gallarate riapre il percorso per il Pgt, il Piano di Governo del Territorio che mette nero su bianco le scelte di sviluppo della città: così la sigla Pgt diventa "Pensare Gallarate Tutti insieme", un programma di incontri per riflettere collettivamente sulle scelte da fare. Primo appuntamento: il 5 dicembre, con una serata dedicata al tema della partecipazione come metodo di lavoro.
«Abbiamo programmato già tre incontri, il 5 e 15 dicembre e il 13 gennaio. Sono tre incontri non riferiti a Gallarate in senso stretto, si parla infatti di idee e suggestioni, linee d’indirizzo che possono interessare anche altri» spiega l’assessore all’urbanistica Angelo Senaldi. «Saranno in orari serali e in sala consiliare, che è anche figurativamente il luogo dove si prendono le decisioni.». La prima serata, il 5 dicembre, sarà dedicato al tema "Coltivare la città. Garantire processi democratici di sviluppo per una città solidale e non gerarchica", con Andrea Calori, docente del Politecnico di Milano, appunto un incontro dedicato al metodo per pensare il futuro della città coinvolgendo attivamente i cittadini. Seguirà (15 dicembre) l’incontro dedicato al "Recupero e riqualificazione dell’ambiente
costruito" (con il professor Valerio Di Battista, sempre Politecnico di Milano) e alla "Sostenibilità e riqualificazione degli spazi urbani: le piazze, le strade, il verde" (con il professor Gianni Scudo). Il 13 gennaio sarà la volta dell’incontro "Rigenerare i tessuti della città. Esempi e pratiche di progettazione architettonica e urbana", con la professoressa Ilaria Valente. Le due serate saranno dunque dedicate alle idee per rinnovare gli spazi dismessi, degradati o sottoutilizzati (che vanno ripensati e – dove necessario – tutelati come testimonianza del passato) e pensare ad un ruolo e una funzione della città in futuro.
Ma questa, spiega ancora l’assessore Senaldi, è solo una prima fase: «Dopo gennaio – aggiunge – faremo un altro incontro sulle associazioni e uno sul mondo femminile, indipendentemente da chiusura i raccolta delle istanze». E più avanti inizieranno anche gli incontri nei quartieri, un po’ per ascoltare le necessità (come si è già fatto anche con le assemblee su temi specifici, come la Boschina o la ferrovia a Moriggia), un po’ per iniziare a presentare le idee generali di sviluppo. «Li faremo quando ci saranno progetti più specifici su cui confrontarsi» conclude Senaldi. Terzo pilastro: il confronto con enti e associazioni.
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