Grande commozione ai funerali di Bruno

L'uomo morto sulla sua carrozzina elettrica in seguito ad un incidente è stato salutato dall'intero paese con un grande abbraccio collettivo. Presente anche il sindaco Petrillo

Si sono svolti questo pomeriggio presso la chiesa parrocchiale dei S.S. Pietro e Paolo a Clivio i funerali di Bruno Rizzi, l’uomo disabile vittima di un triste incidente avvenuto settimana scorsa in paese mentre era alla guida della sua nuova carrozzina elettrica. Una funzione molto sentita, partecipata e commovente a dimostrazione di quanto il paese sia rimasto scosso e addolorato dalla perdita. La chiesa era completamente gremita di amici, parenti e conoscenti uniti per dare l’ultimo saluto a Bruno, cosi colma di gente che non tutta la folla è riuscita entrare e costretta ad aspettare in piazza l’uscita del feretro.

Toccanti le parole di Don Ausonio, parroco di Clivio, che ricorda Bruno come un uomo semplice, disponibile e felice per la sua ritrovata libertà, invitando tutti a continuare a pregare per lui. Trova anche modo di far riflettere e pensare tutti i presenti, ringraziando Dio per l’attuale era del progresso che si sta vivendo nel mondo, sottolineando però che il progresso va usato con intelligenza e cautela poiché un utilizzo sbagliato può causare errori, sofferenze e dispiaceri, come nel caso di Bruno e la sua moderna carrozzina che lo ha portato a perdere la vita. Brunetto, cosi chiamato dagli amici, era abituato a trascorrere le sue giornate girando per il paese con la sua nuova “macchina” che, in seguito ai problemi di deambulazione, gli permetteva di riavere l’indipendenza e la felicità venuta meno negli ultimi anni. Tutto questo era per lui un nuovo modo per socializzare e rimanere con i suoi amici, dimostrando di essere felice e sorridente con tutti, partecipando alle manifestazioni e alle feste locali e recandosi sempre al mercato di Viggiù, al quale era presente anche la mattina dell’incidente. Bruno ha trascorso una vita socialmente attiva rendendosi disponibile anche come volontario, disponibilità che la Limax, gestore della palestra comunale in paese, ricorderà sempre vista la lunga collaborazione avuta negli anni.

Oltre la Limax, alla funzione era presente anche il primo cittadino Ida Petrillo, la quale dopo il rito funebre lo ricorda con poche ma significanti parole: «Oggi ho visto un paese stringersi intorno alla famiglia di Bruno con un affetto incredibile dimostrato dalla numerosa partecipazione per il suo saluto finale. Ciao Bruno, ci mancherai! ». Un paese che si è dimostrato unito e vicino alla famiglia Rizzi che spera aumenti la sicurezza in paese e non avvengano più stragi in via Cantello dove è avvenuto il sinistro, zona che ha visto numerosi incidenti: il più tragico è avvenuto nel 1983, in cui è rimasto coinvolto il giovane Ivano Santaromita, ciclista morto a bordo della sua bici nello stesso punto di Bruno. Il Sindaco con impegno sta mandando avanti le pratiche con la Provincia per la messa in sicurezza della strada, sistemazioni che si spera arrivino prima che si parli di un’altra tragedia in paese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Gennaio 2012
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