“Schettino? Nessun attacco di panico, era solo spaventato”
Lo psichiatra varesino Giuseppe Armocida analizza in un video la telefonata tra il comandante della nave Concordia e l'ufficiale della capitaneria De Falco. "Era insicuro e pauroso ma non trovo segnali di un cedimento psichiatrico"
Perché il comandante Schettino si è comportato in quel modo? Perchè è scappato davanti alle sue responsabilità? Prova a spiegarlo lo psichiatra varesino Giuseppe Armocida in un bella intervista video pubblicata da Msn e che noi vi riproponiamo. "Fin da bambini siamo stati educati a pensare che il comandante è l’ultimo che abbandona la nave. E invece qui abbiamo un comandante che prende ordini autoritari, ordini militari …Come poteva sentirsi? Insicuro, pauroso. Io mi sarei sentito come si stava sentendo lui ", dice Armocida.
"Alla fine della telefonata la voce di Livorno diventa sempre più potente e quella del capitano è titubante. – Non abbiamo abbandonato la nave, siamo stati catapultati – Ecco che nella coscienza di Schettino riemerge la capacità di trovare una giustificazione".
"Non trovo segnali di un cedimento psichiatrico. Non c’è un attacco di panico. Ho visto solo un uomo che ha cercato di giustificarsi…" conclude Armocida.
Giuseppe Armocida è medico, specialista in psichiatria e in medicina legale. E’ professore ordinario nella Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università dell’Insubria in Varese, per la Storia della medicina.. E’ direttore del Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica dell’Università dell’Insubria e svolge anche gli insegnamenti di Psicopatologia forense, di Filosofia della medicina e di Medicina delle comunità. E’ presidente della Società Italiana di Storia della Medicina e della Società Storica Varesina.
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