A teatro con i “Rusteghi. I nemici della civiltà” di Goldoni

Appuntamento a teatro giovedì 16 e venerdì 17 febbraio, alle 20.30, al Teatro di Locarno

Un cast di rango e una regia che costituisce una garanzia assoluta, sono gli indovinati ingredienti per una nuova rilettura della celebre commedia “Rusteghi. I nemici della civiltà” di Carlo Goldoni. Lo spettacolo, in arrivo giovedì 16 e venerdì 17 febbraio (alle 20.30) al Teatro di Locarno, riprende il secondo anno di tournèe e andrà in scena per tre mesi nei principali teatri italiani. Nella scorsa stagione la critica l’ha accolto con entusiasmo, definendolo “irresistibile, divertente, di sorprendente vivacità e intelligenza scenica “ nella versione affidata alla direzione di Gabriele Vacis e ad attori come Eugenio Allegri, Natalino Balasso, Mirko Artuso e Jurij Ferrini. Rusteghi è il testo più nero scritto da Goldoni, divertentissimo ma feroce. È Gabriele Vacis, uno dei più stimati registi italiani, a rileggere il
capolavoro scritto dal commediografo veneziano nel 1760: il regista torinese, che ha collaborato a lungo con Marco Paolini e con Alessandro Baricco, firmando per lui lo spettacolo cult “Novecento”, ci restituisce una commedia gustosa e corrosiva, che esalta la stringente attualità del testo. Capolavoro della maturità di Goldoni, che coincide con gli ultimi malinconici anni della sua permanenza a Venezia, i “Rusteghi“ è una commedia percorsa da un irrimediabile disincanto per una realtà storica profondamente diversa da quella raccontata nelle opere degli esordi. Alla domanda. “Come racconterebbe la trama a chi non la conosce?” Il regista Vacis risponde. “Due padri ricchi ma ignoranti
combinano il matrimonio dei rispettivi figli, ma esigono che i due non si vedano prima delle nozze. Una cosa assai bizzarra, anche per l’epoca, che pure prevedeva matrimoni combinati. I due giovani, complice una donna, si vedono e si piacciono. Il problema è che vengono scoperti e sono accusati di aver trasgredito agli ordini paterni. Sarà proprio una donna, come spesso succede con Goldoni, a far sua l’arringa finale. Lei inviterà i rusteghi a maggiore civiltà, ricordando che, “per certi comportamenti, ormai siamo universalmente burlati”. Nella commedia, osserva il regista Vacis, l’autore assume un punto di vista femminile, mostra di dar fiducia alle donne. E la fortunata messa in scena di Vacis evidenzia quest’aspetto traducendo sul palcoscenico una metafora forte ed efficace: in scena ci sono solo uomini, anche per le parti femminili, per la scelta di mettere i maschi nei panni delle donne. Questo spettacolo, curato fin nei più piccoli dettagli dei movimenti scenici e dell’efficace scenografia, propone un testo ancora capace di parlare al nostro tempo, all’intolleranza travestita da moralismo, alla difficoltà di mettersi in relazione, alla mancanza di comunicazione di un’epoca che proprio della comunicazione fa il suo vessillo. 

Durata: 100 minuti senza intervallo
Per maggiori informazioni e prenotazioni dei biglietti rivolgersi allo sportello dell’Ente
Turistico Lago Maggiore, Largo Zorzi 1, 6600 Locarno (tel 091/756.61.60)
N.B: Foto di questo spettacolo sono disponibili nel nostro sito Internet
www.teatrodilocarno.ch nel menu “cartellone” e possono essere scaricate sul vostro
computer in formato .jpg.

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Pubblicato il 13 Febbraio 2012
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