L’uomo che lava la macchina sotto la neve
Tutto vero: nel cuore della tormenta, con la lancia in mano, pulisce il tettuccio del Suv. Ecco alcune ipotesi
Ci sono foto che scorrono via una dietro l’altra e non ti accorgi, quando devi lavorare, di ciò che realmente accade. Sì, ieri eravamo distratti: nel cuore della nevicata non ci siamo accorti di un particolare gustosissimo, da analizzare e commentare: l’uomo che lava il suv sotto la neve.
Premessa: questo articolo è uno scherzo, non abbiamo nulla contro i suv, né contro gli autolavaggi né contro la neve.
Ma una serie di domande ci attanagliano…; anzi, una in particolare: perché? Ecco tre ipotesi.
1) Il bombardamento di piccioni. Accade che anche con avverse condizioni meteo delle squadriglie di piccioni riescano a decollare e ti colpiscano in maniera metodica, site battaglia delle Midway: in questo caso, e solo in questo caso, anche nel cuore della bufera di neve, ti autorizziamo a lavare la macchina durante la tormenta.
2) Salefobia. La salefobia (o sale-fobia) colpisce anche – e soprattutto – durante le giornate di sole post neve. Prendi l’auto, splende il sole, sei sereno, e dopo un chilometro il vetro ti si riempie di sale, misto a pulviscolo: ingredienti che fanno del cristallo un’impenetrabile barriera, tranne che per i raggi solari, che ti accecano. Questo fenomeno può avere delle conseguenze acute anche in caso di nevicata. Se hai l’auto nuova può assalirti il dubbio che la salagione stradale possa influire sulla carrozzeria e su tutto quanto hai di metallico addosso. La pulitura dell’auto durante il periodo del sale può essere il primo dei sintomi: si arriva a mettere a bagno il cinturino dell’orologio in metallo per paura della ruggine, la fibbia della cintura per non rovinarla; l’ultimo stadio è chiedere a tua moglie di non salare l’acqua della pasta. Da monitorare.
3) Bianconerofobia (per alcuni juvefobia). Sì, c’è chi è allergico al bianco-nero. Chi non attraversa le strade se non sulle strisce padane, o quelle rosse, perché non riconosce il potere costituito nella dicotomia bianco/nero. No alla zebra animale, quindi. Male la pettinatura sale/pepe. Mai, nelle cene pallose con sconosciuti, fare riferimento al Tao: la persona in questione potrebbe cominciare a sudare e a dare segni di squilibrio. Malissimo, ovviamente, l’auto nera a pois bianchi indotti dalla nevicata: se accade, urge pit-stop ogni chilometro all’autolavaggio.
Insomma, caro sconosciuto: ci scriva assolutamente spiegandoci il perché stava pulendo l’auto nel mezzo della bufera ieri, 2 febbraio, in viale Europa, visto che nessuna delle tre ipotesi sopra riportate – ci auguriamo – sarà quella giusta.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Vandalizzate le lucine di Natale al Sacro Monte di Varese
PaoloFilterfree su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
MarcoCx su Incendio nella notte in una fabbrica a Groppello di Gavirate, decine di uomini impegnati
Felice su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
Giuseppe Mantica su Concerto di Santa Cecilia: La Casoratese celebra la musica in un viaggio nel tempo e nel mondo attraversando culture diverse
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.