“La scuola si occupa di Facebook, perchè fa parte della società”

Ospite dei nostri studi televisivi, la preside del liceo Crespi ha affrontato il tema dei social network nella vita dei ragazzi e dei cambiamenti che ne derivano

 

Facebook e i ragazzi: rapporto da coltivare o scoraggiare? Ne abbiamo parlato nella diretta odierna della web tv con la preside del liceo Crespi di Busto Cristina Boracchi. La dirigente, invitata dopo il vivace dibattito vissuto nell’istituto sull’uso improprio del social media, ha parlato di come si sta modificando la nostra società proprio grazie a queste "agorà" virtuali che amplificano giudizi e pensieri estendendo la propria cerchia di amici. « Non ci si deve chiedere se sia giusto o meno Facebook – ha spiegato la preside – Ormai fa parte della nostra comunità. È un fatto sociale ormai acquisito. La scuola deve assumere un ruolo ben preciso, che, in fondo, è lo stesso che occupa storicamente. Scuola e famiglia, alleate, devono collaborare alla formazione dei ragazzi».

Incontri con gli studenti e approfondimenti riservati ai genitori vengono offerti dal Crespi proprio per far fronte al mondo che cambia e che moltiplica gli stimoli: « I nostri ragazzi, minorenni, utilizzano i social media senza rendersi conto delle conseguenze che un loro gesto può provocare. I rischi sono alti: denunce, provvedimenti disciplinari. Il nostro compito è quello di renderli consapevoli, di far loro capire che la piazza virtuale è molto ampia».
Al di là dei rischi, inoltre, per la preside Boracchi l’avanzare della tecnologia sta modificando il linguaggio e il pensiero: « E questo un po’ mi preoccupa. Sta avanzando uno stile stringato, abbastanza superficiale. Credo che si debba coltivare con forza le capacità di analisi e sintesi, importanti per lo sviluppo del pensiero».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2012
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