“Possiamo risparmiare 60mila euro con Linux”

La proposta da parte del gruppo Tu@Saronno per installare i softwere open source nelle 230 postazioni comunali: “Esperimento già effettuato con successo all’Informagiovani”

Il software Open Source e Free (libero) è una buona opportunità di risparmio, dato che viene distribuito gratuitamente. Un’opzione che recentemente è stata assorbita e caldeggiata dalla Manovra Monti, grazie all’articolo 29-bis che modifica parzialmente l’articolo 68, comma 1 del Decreto legislativo 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale). Grazie a questa modifica, gli estensori dei bandi di fornitura di sistemi informatici per pubblica amministrazione, dovranno, d’ora in poi, quantomeno valutare il possibile impiego di "software libero" per la concessione degli appalti.

Il consigliere comunale Massimiliano D’Urso, che si è occupato di una ricognizione dei sistemi informatici comunali, pensa che potrebbe essere un bel risparmio, per le casse comunali, valutare il passaggio a sistemi Open Source e Free: “se consideriamo che il costo di una licenza Windows 7 varia dai 70 ai 100 euro mentre una di Linux è gratuita, cui si aggiungerebbe anche il risparmio per i programmi del pacchetto Office, il cui costo varia da 200 a 400 euro, con un’equivalente suite per ufficio gratuita, si può quantificare il risparmio per l’aggiornamento delle circa 230 postazioni PC presenti all’interno del Comune in circa 50/60 mila euro. Infine le soluzioni Open Source e Free richiedono meno risorse hardware, allungando la vita media dei computer da 5 a 7 anni”. Un esperimento simile è già stato effettuato con successo presso l’Informagiovani di Saronno, dove gli appassionati del gruppo LUG (Linux User Group) hanno installato gratuitamente Linux su quattro PC, rendendoli ora disponibili per gli utenti a costo zero e rigenerando PC che altrimenti sarebbero stati destinati alla sostituzione.

Ma l’Open Source e il software libero presentano anche altri vantaggi: si può controllare direttamente il cuore del sistema operativo e dei programmi. “Utilizzare del software con licenza chiusa equivale ad acquistare un’auto senza poter vedere cosa c’è sotto il cofano”, continua D’Urso. “Inoltre, in genere i dati salvati dai programmi Open Source e Free prediligono il formato «aperto», possono cioè essere letti anche da altri tipi di software e potranno essere sempre letti anche in futuro. In questo modo, il passaggio a nuove versioni o ad altri sistemi e fornitori ha costi molto minori, perché è possibile importare i dati direttamente e limitando al minimo i problemi di migrazione”.

L’Open Source e il software libero, quindi, sono una grande possibilità di risparmio che Tu@Saronno s’impegna a sostenere ogniqualvolta sarà possibile all’interno delle strutture informatiche del comune e delle sue controllate.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 09 Febbraio 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.