Stato vegetativo, se ne parla al Camelot

Il convegno in programma sabato 4 febbraio. Si parlerà dell’accoglienza e della tutela delle persone in stato vegetativo

3SG Azienda di Servizi Socio Sanitari di Gallarate ha organizzato per sabato 4 febbraio un convegno dal titolo “Percorsi etici e condivisione della cura accoglienza e tutela delle persone in stato vegetativo e di minima coscienza”.
L’iniziativa vuole dare voce e rilievo a un tema fondamentale nell’assistenza sanitaria quale quello dell’accoglienza e della tutela delle persone in stato vegetativo e di minima coscienza per esiti di celebro-lesioni acquisite. Il convegno è a pochi giorni dalla seconda Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi che sarà il 9 febbraio, data dell’anniversario della morte di Eluana Englaro.
E’ prevista la partecipazione di alcuni tra i massimi esperti a livello nazionale in materia di stati vegetativi (dott.ssa Matilde Leonardi della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, Dott.ssa Rosaria Elefante Presidente dei Biogiuristi Italiani, Dott. Fulvio De Nigris Direttore del Centro Studi per la ricerca sul Coma-Gli Amici di Luca e membro dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, Prof. Paolo Cattorini Professore ordinario di Bioetica Università degli Studi dell’Insubria) oltre che di esperti del campo attivi all’Azienda Ospedaliera di Gallarate (Dott. Davide Zarcone Direttore U.O. Neurologia e Stroke Unit e il Dott. Francesco Zaro Direttore del Dipartimento di Riabilitazione e Cure Intermedie).
La moderatrice sarà la giornalista inviata dell’Avvenire Lucia Bellaspiga, autrice del libro “Eluana, i fatti”, che nel novembre scorso ha ricevuto la menzione speciale del “Premio Guido Vergani – Cronista dell’anno 2011″ per un servizio sulle nuove frontiere della ricerca negli stati vegetativi.
3SG affronta questo importante tema in qualità di gestore di una Struttura Residenziale per Anziani che partecipa alla sperimentazione proposta da Regione Lombardia dei percorsi assistenziali di lungodegenza per le persone in stato vegetativo e di minima coscienza all’interno di strutture assistenziali. Tale percorso assistenziale è a totale carico del Servizio Sanitario Regionale, senza quindi alcun costo per le famiglie.
Il convegno affronta il tema globalmente, partendo dall’analisi del significato scientifico della malattia per poi affrontarne gli aspetti etici e giuridici; si punterà l’attenzione sull’importanza della cura a sostegno della vita e della qualità dell’esistenza e sul coinvolgimento attivo della società. Ciò attraverso il riconoscimento del ruolo fondamentale delle organizzazioni di volontariato attive sul territorio, a sostegno delle famiglie che vivono questa gravissima disabilità senza abbandonare la speranza, consapevoli che soltanto chi vive con amore a fianco di queste persone è in grado di riconoscere in loro tutti i segni di miglioramento, anche quelli impercettibili agli occhi di un osservatore esterno e di testimoniare quanto effettivamente possano migliorare le condizioni anche dei casi più gravi se adeguatamente supportati, aiutati e resi oggetto di attenzioni costanti e specifiche.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2012
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