In diecimila hanno detto sì. Spopola la petizione per diventare svizzeri

L'iniziativa on line è stata sottoscritta da migliaia di persone. Centinaia di lettori su VareseNews hanno provato a spiegare perché la Svizzera è così affascinante

petizione lombardia svizzeraPiù di diecimilacinquecento adesioni in soli due giorni. La provocatoria petizione per chiedere l’adesione della Lombardia alla Svizzera ha ottenuto il consenso di migliaia di cittadini. Che sia fattibile o assurda stupisce l’entusiasmo che proposte come questa riscuotono ogni volta che vengono presentate. Ma cosa scatena tutto questo consenso? Cosa piace così tanto della Svizzera? E perché saremmo disposti a dire addio al nostro paese? Su VareseNews centinaia di lettori hanno provato a spiegarlo, divisi tra chi sogna di essere Svizzero e chi vuole migliorare il nostro paese. «Non sono nè un ladro ne un mafioso – dice Maurizio – non evado le tasse e non faccio il politico, non sono un funzionario pubblico nè titolare di pensione d’oro… Sono un onesto impiegato di azienda privata…. Perchè dovrei rimanere in questo paese? Firmerò la petizione senza alcuna riserva». «Nessuno ha pensato che chi vive in Svizzera ha bisogno di stipendi e pensioni molto più alti dei nostri – replica Sirio -. Faremmo ancora più la fame. Va bene per i frontalieri, ma la vita per chi vive in Svizzera è carissima. Io con la pensione non ci pagherei neanche l’affitto e morirei di fame».

«Potessi andarci col fagotto e la valigia come dicono tanti, sarei il primo della fila alla frontiera – scrive Andrea – dell’Italia amo i luoghi, le bellezze, mi vergogno per come siamo rappresentati politicamente in tutto il mondo. Vorrei essere svizzero». Così anche Gabriele: «Sono un onesto lavoratore da trent’anni dipendente industria privata. Visto come siamo trattati in Italia me ne andrei in Svizzera domani stessa… e se sarà la Svizzera a venire in Italia tanto meglio…. firmo subito». «Gli Svizzeri del Canton Ticino – aggiunge Giovanni – ( ed anche di alcune zone dei Grigioni) parlano il "dialetto" che parlo anche io, l’italiano è come il mio ( visto che è basato sullo stesso dialetto), fanno referendum per decidere se entrare in Ue, adottare l’ Euro etc., pagano il 20% sull’ utile e non sul lordo, hanno un decimo dei nostri "parlamentari", non hanno Monti, Berlusconi, Bersani & C. ed erano parte della Lombardia fino al 1500. Servono altri motivi? Peccato sia solo un sogno!».

Anche tra chi adora la Svizzera c’è comunque chi, dopo una gita o il lavoro, preferisce tornare a casa: come Marco di Varese: «Amo la Svizzera, la sua precisione e il suo ordine; ma casa mia è l’Italia, con la sua storia e la sua cultura. Sono lombardo da generazioni, ma prima di tutto italiano. Sto bene qui». E Loredana: «Come già detto altre volte, lavoro in Svizzera, perchè da qui mi hanno cercata, (e mai sputare nel piatto in cui si mangia) ma alla sera preferisco ritornare nella mia Valganna! Con tutti i se, i ma, i contro ed i pro!»


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Pubblicato il 30 Marzo 2012
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