La capolista Inter bloccata dal Varese

Finisce con un punto per parte il recupero (e big match) del campionato Primavera tra Varese e Inter: giusto così anche se a Gavirate i giovani biancorossi avrebbero meritato qualcosa di più dei rivali nerazzurri che restano così in vetta alla classifica. Differenze comunque non troppo marcate, perché se è vero che la squadra di Tomasoni ha avuto maggior possesso palla e nel complesso ha cercato di “fare la partita”, è altrettanto corretto segnalare che l’Inter ha colpito un palo, pur con la collaborazione del portiere biancorosso La Gorga apparso incerto nell’occasione. Per capire lo 0-0 finale basta un’annotazione: i migliori in campo del “Vittore Anessi” sono stati da una parte Duncan e dall’altra Samba (foto), due giganti dotati comunque di buona tecnica messi l’uno davanti alla difesa, l’altro nel cuore della retroguardia. Meglio, per restare al Varese, lo stesso Samba rispetto ad Albertazzi, prestito della prima squadra, mentre De Luca alla fine non è arrivato dopo il pestone rimediato in allenamento al martedì. Tomasoni può recriminare qualcosa per aver perso De Feo al quarto ‘ora della ripresa: l’ala destra è stato uno dei più positivi in fase di impostazione nonostante avesse di fronte il roccioso Mbaye in un duello molto interessante. Discreta la prova del “cervello” Bassi come quella di Furlan, mentre in attacco ha deluso Jadilson, testa troppo bassa e conclusione imprecisa al momento di tirare le somme. Ora il Varese è quarto e si trova a un solo punto dal Milan; l’Inter rimane tre lunghezze avanti rispetto ai biancorossi e si insediano in testa da soli al girone B. Ma con i rossoneri che hanno una gara da recuperare e potrebbero scavalcare i “cugini”.

IL PRIMO TEMPO – Ci vuole circa un quarto d’ora a Varese e Inter per scaldare i motori, un periodo comunque vivace in campo ma senza particolari emozioni. L’unica arriva al 6′ quando Bassi ci prova da lontanissimo con una punizione che si abbassa verso la traversa sulla quale Di Gennaro evita guai deviando in corner. Verso il 15′ come detto la gara si accende: prima ci prova l’Inter che chiude in area il Varese manon trova di meglio che arrivare a un tiraccio con Duncan. Sul ribaltamento proteste biancorosse perché Tiboni, palla al piede al limite dell’area, finisce per terra: l’arbitro fa proseguire e forse ha ragione. L’occasione nitida arriva al 18′ per i nerazzurri: Longo approfitta di un “buco” di Albertazzi e riesce ad anticipare l’uscita di La Gorga; l’intervento del portiere però costringe l’avversario a un tiro debole che Samba respinge a pochi metri dalla linea di porta. Scampato il pericolo il Varese prova a forzare i tempi prima della mezz’ora: al 24′ Tiboni, impreciso fino a lì, trova un bel passaggio in profondità per il diagonale di Furlan, con palla che finisce fuori ma vicino al primo palo. Poi, nel giro di un paio di minuti, i biancorossi conquistano tre corner consecutivi, tutti battuti da DeFeo, che causano parecchi grattacapi alla difesa. Sull’ultimo agli avanti del Varese manca solo il sottomisura così lo 0-0 non si schioda. L’Inter torna a crescere nel finale (dopo un altro angolo dei padroni di casa, con deviazione provvidenziale su Greco): è Livaja a provarci dal limite al 39′ ma La Gorga è efficace a tuffarsi e mettere sul fondo.

LA RIPRESA – Anche dopo l’intervallo la partita, pur restando vivace, non regala particolari emozioni. Tomasoni prova a cambiare Tiboni con Hoxha, spedito a galoppare sulla sinistra, Ramaccioni replica togliendo i celebrati Longo e Bessa ben controllati dalla retroguardia del Varese. Al quarto d’ora i biancorossi riescono a manovrare nell’area ospite con Furlan che approfitta di un leggero sbandamento per servire Jadilson; il brasiliano non tira al volo, si allarga sulla sinistra e conclude sul fondo. Poco dopo De Feo si fa male e lascia spazio ad Amelotti e al 20′ il Varese rischia la frittata: tiro senza troppe pretese di Crisetig da fuori area, rimbalzo che tradisce La Gorga, pallone smanacciato e “San Palo” che fa la grazia ai biancorossi. La replica è affidata al solito Furlan: balletto da fermo, dribbling stretto e rasoterra che filtra ma che è troppo centrale così Di Gennaro blocca con sicurezza.
Il Varese ha il merito di provarci e intorno alla mezz’ora prova ad assediare l’area avversaria: la difesa dell’Inter però è la meno battuta del girone e anche in questo caso dimostra di poter reggere l’urto anche grazie a un Duncan, mediano arretrato, davvero onnipresente. La squada di Stramaccioni vorrebbe anche provare a ripartire ma dalla parte opposta Samba domina con classe ogni duello. L’ultimo tentativo biancorosso al 41′: bella azione corale, palla che balla nell’area ospite ma l’ultimo tocco di Jadilson è troppo lungo e finisce preda del portiere. Finisce 0-0 tra gli applausi del bel pubblico di Gavirate tra cui si è accomodato anche Mauro Milanese, ds della prima squadra. Il punto vale l’ennesimo passo verso i playoff e permette al Varese di mantenersi nel gruppo di testa: lamentarsi, proprio, non si può.

Varese – Inter 0-0

Varese (4-4-2): La Gorga, Fiamozzi, Samba, Albertazzi, Lazaar; De Feo (Amelotti dal 19′ st), Greco, Bassi Borzani, Tiboni (Hoxha dal 10′ st); Jadilson, Furlan (El Wardi dal 46′ st). All. Tomasoni. A disp.: Bordignon, Parini, Minelli, Bastone.
Inter (4-1-3-2): Di Gennaro, Pecorini, Splendlhofer, Kysela, Mbaye; Duncan; Romanò, Crisetig, Livaja (Vojtus dal 42′ st); Longo (Benassi dal 15′ st), Bessa (Forte dal 15′ st). All. Stramaccioni. A disp.: Sala, Pasa, Alborino, Falasca.
Arbitro: Bellutti di Trento (Peraro e Caliari).
Note. Giornata fredda e serena, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Samba, De Feo, Livaja, Romanò, Bassi Borzani. Calci d’angolo: 7-3. Recupero 3′ e 5′. Spettatori: 300 circa.

Campionato Primavera – La situazione nei tre gironi