Parco Bosco Ronchi: chi è in confusione?
Il candidato sindaco Alberto Centinaio interviene nel merito della decisione dell'Amministrazione comunale legnanese di rimuovere la segnaletica agli ingressi del Parco Bosco dei Ronchi
Riceviamo e pubblichiamo
«Prima sono stati tagliati gli alberi e adesso rimossi i cartelli che segnalavano l’esistenza del “Parco Bosco dei Ronchi”. Quanto ho letto su alcuni giornali locali in questi giorni ha dell’incredibile. La decisione presa dall’Amministrazione comunale di Legnano pare essere motivata dal fatto che alcuni cittadini hanno lamentano che i suddetti cartelli “generavano confusione”. Sono stati al loro posto per vent’anni senza turbare i sonni di nessuno e improvvisamente diventano un problema.
Vale la pena ricordare che le paline con l’indicazione “Comune di Legnano – Parco Bosco dei Ronchi” non sono il frutto della fantasia di un anonimo cittadino, ma la fedele esecuzione di quanto indicato nella delibera n. 62, votata all’unanimità dal Consiglio comunale di Legnano il 12 marzo 1992, che sanciva ufficialmente l’istituzione del Parco Bosco Ronchi. Esattamente vent’anni fa. Un compleanno ben amaro per la preziosa area verde!
E’ comprensibile lo sconcerto degli abitanti del rione Canazza per questo atteggiamento dell’Amministrazione comunale in materia di tutela del verde: troppe ambiguità e incertezze nei confronti di un “polmone verde” che si estende per una superficie complessiva di circa 260mila metri quadri e ricco di un numero notevole di essenze arboree e arbusti. Vale la pena ricordare che gli amministratori di allora si assunsero l’impegno di “conservare e incrementare” un patrimonio da tramandare alle generazioni future.
Non mi resta perciò che auspicare il pronto ripristino della segnaletica. Il futuro del Parco Bosco dei Ronchi sta a cuore a tutti i legnanesi, in modo particolare agli abitanti della Canazza. Non sono l’unico tra i candidati alla carica di sindaco ad avere inserito nel proprio programma impegni precisi per garantire un futuro all’oasi. E’ un fatto positivo che potrà finalmente dare certezze al mantenimento e alla fruibilità dell’area dopo anni di una politica ondivaga e inconcludente. Da parte mia rinnovo la piena adesione alla battaglia degli abitanti della zona».
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