Porfidio: “Basta buttare soldi per eventi di facciata”
L'ex-consigliere comunale se la prende ancora una volta con il sindaco Gigi Farioli accusandolo di "utilizzare soldi del Comune per eventi costosi ed inutili come il Baff e la tappa del Giro d'Italia". Poi elogia Speroni
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Audio Porfidio in merito al Busto Arsizio Film Festivale e alla tappa del Giro d’Italia che partirà da Busto Arsizio. In particolare l’ex-consigliere comunale sottolinea le cifre stanziate dall’amministrazione per i due eventi. Inaspettati gli elogi al leghista Francesco Speroni (nella foto sotto i due ritratti insieme ad un’inaugurazione).
In queste ultime settimane si parla tanto di bilancio e di tagli ai servizi del Comune, ma non si sente mai una parola chiara sui tagli agli sprechi di soldi pubblici che l’amministrazione comunale continua a fare e ad autorizzare, alla faccia della crisi e dei cittadini che faticano a tirare alla fine del mese. I 100mila euro stanziati per la nuova edizione del Busto Arsizio Film Festival e i 60mila euro stanziati per ospitare la sede di partenza di una tappa del Giro d’Italia sono i più clamorosi ed evidenti segnali del fatto che i tagli riguarderanno come sempre solo i servizi ai cittadini che pagano le tasse. Le solite manifestazioni di facciata che servono al nostro sindaco, anche se è meglio appellarlo con il suo vero incarico di presidente della Pro Loco di Busto Arsizio, ad avere a disposizione un palcoscenico su cui essere protagonista e sfoggiare la sua bella fascia tricolore, soprattutto di fronte ad un po’ di gente venuta da fuori città (perché i bustocchi ne hanno già piene le scatole delle sue buffonate e del suo vuoto e inutile trionfalismo).
Ci chiediamo quale utilità pratica portano alla città di Busto Arsizio queste due manifestazioni e se sia stato minimamente valutato il rapporto tra costi e benefici in un momento di particolare difficoltà del bilancio comunale. La risposta chiaramente è no, perché ogni tipo di discorso che viene fatto sulle ricadute economiche di queste manifestazioni si basa sempre solo ed unicamente sulle chiacchiere di qualche politico o di qualche amico dei nostri politici, che probabilmente prova qualche piacere personale nel farsi bello di fronte alle stelle del cinema o ai campioni del ciclismo.
I 100mila euro stanziati per il BAFF sono uno scandalo clamoroso che dovrebbe essere denunciato come ha fatto giustamente l’onorevole Francesco Speroni a cui diamo il merito di essere l’unico politico di valore della città che ha avuto il coraggio di dire quello che tutti pensano. Se si parla tanto di tagli, di sacrifici, di stringere la cinghia e tutte queste belle parole, qualcuno saprà spiegarci perché questa manifestazione inutile e inutilmente faraonica deve costare ancora gli stessi 100mila euro degli anni scorsi? Continuo a ritenere che del BAFF la città può tranquillamente fare a meno senza che nessuno ne senta la mancanza, ma perché non è stato almeno chiesto agli organizzatori di ridimensionare le spese per dare un segnale in tempi di crisi e di difficoltà?
Si sarebbero potuti dimezzare i costi, si sarebbe potuto almeno prevedere che per la serata di gala della premiazione si mettessero in vendita i biglietti per fare in modo che chi si accomoda nelle prime file per vedere da vicino le star del cinema desse il suo contributo per la manifestazione. Invece niente, si va avanti come sempre: lo sappiano i cittadini che si vedono negate poche decine di euro di contributi dai servizi sociali o quelli che sono stati stangati dalla Tarsu e che nei prossimi mesi pagheranno la nuova stangata dell’Imu, che a Busto avremo qualche grande stella del cinema che alloggerà comodamente in qualche bell’albergo della zona pagato con i soldi dei contribuenti…
I 60mila euro del Giro d’Italia sono un altro esempio, ancora più scandaloso se vogliamo. Perché se almeno il BAFF attira (poca) gente nei cinema per una settimana, il Giro d’Italia transiterà da Busto Arsizio per pochi minuti e il “grande evento” si esaurirà nello spazio di una mattinata, lasciando poco o nulla alla città se non un po’ di disagi alla viabilità e tanti striscioni appesi qua e là. A chi giova tutto ciò se non alla visibilità del nostro sindaco/presidente della Pro Loco? Senza togliere che ai 60mila euro messi a disposizione degli organizzatori della corsa si aggiungeranno tutta una serie di costi accessori che nessuno vorrà mai quantificare, altrimenti altro che “rosa”, ci sarebbe da essere rossi di vergogna!
Pensiamo alle ore perse dai dipendenti comunali e di Agesp Servizi per sopralluoghi, riunioni tecniche, riunioni organizzative, per ospitare il figlio di Fausto Coppi e chi più ne ha più ne metta, senza contare il servizio d’ordine che dovrà svolgere la polizia locale il giorno della manifestazione, pagando straordinari agli agenti. Tutto per una mattinata in cui Busto verrà citata per qualche minuto in televisione. Ma Busto Arsizio, caro il nostro presidente della Pro Loco, non è una città turistica che ha bisogno di farsi promuovere come fa Sanremo con il Festival e con la corsa ciclistica, qui c’è bisogno di far lavorare le industrie, gli artigiani, i servizi, tutti i giorni non per un giorno e una settimana all’anno. Quante cose più utili si potrebbero fare con quei 160mila euro buttati dalla finestra per il Baff e per il Giro (che vanno ad aggiungersi ai 40mila euro del concerto di Natale e a tutte le altre spese superflue per le manifestazioni di facciata che tanto piacciono al sindaco)?
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