Taxi sotto controllo in aeroporto: stop agli abusivi e garantite anche le tratte brevi

“Rfid Contactless” è il nuovo sistema per l'accesso e la gestione del servizio delle auto bianche accreditate. Cattaneo:"La linea della Regione è rilanciare Malpensa"

«Una sera appena atterrato a Malpensa ho cercato un taxi per farmi portare al parcheggio presso il quale avevo lasciato la macchina. Questi mi ha risposto che si trattava di una corsa da 15 euro e che lui per quella cifra di lì non si sarebbe mosso. Ho dovuto lasciare la sua vettura».
Questa è una delle tante lettere ricevute nel tempo dal nostro giornale sui taxi di Malpensa. Ma adesso, il condizionale è sempre d’obbligo, tutto questo non dovrebbe più accadere. Succederà grazie a “Rfid Contactless”, il nuovo sistema per l’accesso e la gestione del servizio taxi a Malpensa, realizzato da Sea in collaborazione con Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e sindacati dei tassisti, che da oggi viene attivato su tutti i taxi accreditati al servizio aeroportuale lombardo dei 41 Comuni del bacino.
Si tratta “semplicemente” di un monitoraggio elettronico di tutti i taxi in accesso e in uscita nell’area aeroportuale che permetterà di ottenere tre obiettivi in particolare: eliminare gli abusivi, coordinare il servizio tra i taxisti stessi e, soprattutto, garantire agli utenti che venga effettivamente effettuato il servizio anche sulle tratte brevi.

Così funzionava fino ad oggi
Spesso, e lo abbiamo letto anche dalle segnalazioni sul nostro giornale, a molti clienti veniva rifiutato il trasporto su tratte di breve percorrenza. Questo, sebbene non sia discrezione dei taxisti scegliere le destinazioni dei propri clienti, poteva accadere perché tutte le macchine bianche rispettavano un ordine “casuale” di attesa: i taxisti si mettevano in coda davanti all’aeroporto, aspettavano anche diverse ore, e quando arrivava il cliente scoprivano la loro destinazione: solo che ci sono clienti che vanno a Milano a tariffa fissa di 85 euro, altri che magari dovevano fare solo il passaggio dal terminal 1 al terminal 2 oppure farsi accompagnare a casa in uno dei paesi limitrofi all’aeroporto per una manciata di euro. È evidente che i primi erano ben felici di prestare il servizio, i secondi erano molto più renitenti.
A questo, che è sempre stato causa di disservizi e a volte anche questione di ordine pubblico per diverbi tra i taxisti stessi, vanno aggiunti anche gli abusivi che effettuavano il servizio in spregio alle regole e con tariffe fantasiose.

Nel nuovo sistema inaugurato oggi ci sono invece le basi per una migliore regolamentazione e, soprattutto, per il controllo capillare affinché le regole vengano rispettate.
Sostanzialmente funziona così: ogni taxi è stato dotato di un chip di riconoscimento e quando passa dal piazzale di accesso alla corsia dei taxi viene tracciato e registrato. Da quel momento l’auto bianca è costantemente monitorata nei tempi e nei modi del servizio all’interno dell’aeroporto. Al tassista in regolare turno di servizio che entrerà nel parcheggio di attesa verrà attribuito un numero progressivo, che comparirà su vari pannelli informativi. Una volta usciti dal parcheggio di attesa, i taxi avranno a disposizione 5 minuti per entrare alla banchina di carico, al cui ingresso si trova una doppia sbarra per evitare l’accodamento abusivo. Nel caso un tassista carichi un cliente per una località molto prossima all’aeroporto, percorribile in 30 minuti tra andata e ritorno, transiterà dal parcheggio di attesa e potrà accedere direttamente alla banchina di carico posizionandosi in coda. Chi rifiuterà di fare la corsa breve, il giorno successivo sarà sanzionato con la sospensione dal sistema automazione taxi e, dunque, non potrà accedere allo scalo. Al momento dell’uscita dalla banchina di carico con a bordo il cliente il sistema scarica il corrispettivo dovuto alla società di gestione. Al termine del turno i tassisti dovranno abbandonare il parcheggio di attesa e la banchina di carico in 10 minuti. Nel caso in cui
il tassista non abbandoni la banchina di carico a fine turno, verrà sanzionato.

Il sistema entra in servizio per i taxi con l’obiettivo di estenderlo a qualunque veicolo in accesso all’aeroporto, a partire dal sistema di trasporto pubblico fino a quello privato. «Con questo dei taxi inizia un sistema di controllo di tutto l’ambiente di accesso anche per i bus, le navette ecc. – spiega il manager di Sea, l’azienda di gestione dell’aeroporto, Fabio Mangini – C’è anche in discussione un progetto di legge per estendere il controllo anche al traffico privato. Con questi interventi miriamo a regolamentare e massimizzare l’intero sistema di accesso e servizi a beneficio dei clienti di Malpensa».
«Non assisteremo immobili alla riduzione del traffico aereo su Malpensa – ha assicurato l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo, protagonista dell’organizzazione che ha portato a questo nuovo servizio. Cattaneo ha infatti spiegato che la Regione continuerà a lavorare per incrementare i servizi dell’aeroporto in modo da favorire «l’aumento di traffico che il mercato chiede, che Malpensa merita e che spero – ha detto – che le compagnie capiscano che devono sostenere. La linea della Regione – ha concluso – è univoca e cioè quella del rilancio». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2012
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