L’appello di Recalcati: “Tutti uniti verso i playoff”

Prima del derby con Cantù e delle successive partite il coach della Cimberio fa il punto della situazione. «Vogliamo qualificarci, abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi»

Non è una vigilia normale quella che sta vivendo la Cimberio in questi giorni, in vista del prossimo impegno di campionato. Ci sono tempistiche diverse dal solito (si gioca domenica sera alle 21), si è alla vigilia di un vero e proprio tour de force che ricorda quello delle feste natalizie e (soprattutto?) la partita che attende i biancorossi è il derby esterno del "Pianella" contro Cantù. Tutti motivi validi per convincere Carlo Recalcati a parlare a lungo nella consueta conferenza stampa di fine settimana e ad andare oltre il singolo impegno per affrontare questo finale di stagione a 360 gradi in cui si compiranno i destini sportivi della stagione varesina.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE – «Mancano cinque partite, piuttosto ravvicinate e siamo ottavi in classifica – attacca Recalcati – Se a inizio stagione mi avessero predetto questa posizione a cinque gare dalla fine io avrei firmato subito. Perché ora ci sembra normale essere qui a fare discorsi da playoff, ma a inizio anno non è sempre tutto così scontato: forse a Varese si ha il pudore di non parlare mai di discorsi come "salvezza" o "zone basse di classifica", ma quando si inizia un campionato può capitare di tutto e questa piazza lo sa bene visto quello che è successo poco tempo fa. Detto questo guardiamo avanti e puntiamo all’obiettivo playoff: Varese non ci arriva per due anni di fila da un sacco di tempo (dal "Recalcati I" ndr); siamo in buona posizione e abbiamo anche qualche vantaggio sulle rivali». Il coach biancorosso detta quindi la priorità: «Anzitutto dobbiamo qualificarci, anche da ottavi: poi vedremo di centrare la massima posizione possibile. Tengo molto a fare i playoff, sia per la squadra e la società, sia per una mira personale: sarebbero i 19mi della carriera, voglio chiudere a quota 20».

L’APPELLO – Il coach, in vista dello sprint, si sbilancia nei confronti della tifoseria biancorossa. «È raro che io lanci appelli, ma oggi mi sento di poterlo fare. Conosco ormai bene questo gruppo e questi ragazzi e di loro conosco anche la sensibilità: per rendere al massimo molti giocatori hanno bisogno di sentire calore attorno a sé. Credo che questo sia il momento in cui pedalare tutti insieme verso lo stesso obiettivo e, per i tifosi, di fare sentire il proprio amore verso questa squadra. Con ciò non intendo dire che questo affetto finora non sia arrivato, anzi: dico solo che è per tutti il momento di remare insieme».

VERSO IL PIANELLA – Da una parte le esigenze tecniche, dall’altra la storia e la rivalità: come sempre l’avvicinamento al derby è un momento particolare e che ha in sé diverse chiavi di lettura. Dal punto di vista della squadra la notizia è che probabilmente vedremo in campo Tony Weeden al posto di Rannikko, acciaccato al ginocchio. «Al 99% Teemu starà fuori ma il suo infortunio è meno grave del previsto e tornerà presto a disposizione. Tony invece si è preparato molto bene, sa di poter essere utile con un calendario così fitto e ha lavorato con decisione e intraprendenza». In soldoni, stop preventivo al finlandese, da non rischiare a Cantù e da rimettere in piedi per Treviso dove si gioca mercoledì 25 aprile. Al PalaVerde sarà ancora più importante vincere in chiave playoff.
Per Recalcati la partita del "Pianella" si intreccia poi con la propria storia personale e sportiva. «Pensate che io ero in campo nel giorno dell’inaugurazione: un’amichevole con Varese che vinse quella partita… Io credo che assistere a una partita in quel palazzetto sia un’esperienza da provare per tutti gli appassionati di basket vista l’atmosfera che vi si respira. Come d’altra parte bisogna venire almeno una volta in pellegrinaggio a Masnago per alzare gli occhi e vedere cosa pende da questo soffitto. Quest’anno non sono ancora stato a Cucciago per assistere a qualche partita, ma la cosa buffa che mi ricapiterà domenica è che, allungando gli occhi in certe direzioni, troverò come sempre le stesse persone che "vivono" su quelle panche da trent’anni. E come sempre mi renderò conto che anche io invecchio come loro».

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Pubblicato il 20 Aprile 2012
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