«Ricostruire il tessuto sociale per non restare anonimi»
Intervista a Massimo Mastri, che si presenta alle amministrative e sfida il sindaco in carica. Servizi e attenzione al cittadino le sue proposte
A sfidare il sindaco in carica a Marchirolo c’è un insegnante, già consigliere comunale di minoranza. Si chiama Massimo Mastri e si presenta così: «Sono sposato dal 1991, ho un figlio che frequenta la quinta liceo scientifico a Luino, sono insegnante dal 1984 attualmente all’Isis di Busto Arsizio e sono consigliere dal 1997 del comune di Marchirolo.
Perché ha deciso di candidarsi?
«Mi sono candidato perché molti me lo hanno chiesto si sente forte il bisogno di cambiamento».
Con quali criteri ha scelto la sua lista?
«Non sono io che ho scelto, il gruppo si è trovato su un programma semplice mirato alle esigenze dei cittadini».
Il suo programma in 5 proposte
«Servizi, sociale, sicurezza, scuola, opere di interesse pubblico, fino ad
oggi si sono pensate e anche qualcuna realizzata opere solo pubbliche di
scarsa ultilità per i cittadini».
Tre cose che farà per il suo paese non appena eletto
«Rilancio del centro storico, servizi, ad esempio ripristino della raccolta del verde, risolvere i problemi dell’acqua in alcune vie del paese».
Come vede il suo paese tra 5 anni?
«Guardi, riporto la constatazione fatta da una cittadina nata a Marchirolo:
“Massimo mi sento un’anonima se passeggio nel centro del paese, conosco
più persone se giro per le tombe del cimitero”. Se non cambiamo rotta, se
non ricostruiamo il tessuto sociale del paese rischiamo di diventare
degli emeriti anonimi».
Ha uno slogan?
«Sì, direi: basta promesse, decidiamo insieme».
Utilizza internet e i social network?
«Internet si ma preferisco i rapporti diretti con le persone»
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