Basso perde la battaglia all’Alpe di Pampeago

La salita questa volta tradisce Ivan che perde terreno in classifica. Vince Kreuziger, Rodriguez rimane in maglia rosa ma il canadese Hesjedal è il vero padrone del Giro alla vigilia di Mortirolo e Stelvio

Dal nostro inviato – Ora è tutto maledettamente più difficile. Ivan Basso ha perso la battaglia dell’Alpe di Pampeago e per vincere la guerra dovrà inventarsi qualcosa di eccezionale.
Il tappone “da circolino rosso” sul calendario del varesino è andato in senso contrario alle previsioni sue e della Liquigas-Cannondale e ha premiato quello che, tra gli uomini di classifica, pareva essere quello meno qualificato: Ryder Hesjedal. Non bisogna infatti farsi ingannare dalla maglia rosa, ancora sulle spalle dello spagnolo Joaquim Rodriguez: il vero leader della corsa è invece il canadese della Garmin che oggi ha corso alla grande e si è preso il lusso di staccare tutti i rivali chiudendo al secondo posto e guadagnando tempo prezioso in classifica. Hesjedal, tra i big, è pure il migliore nelle prove a cronometro e quindi per detronizzarlo è rimasta una sola frazione: quella del sabato con Mortirolo e arrivo allo Stelvio.
La tappa di Pampeago ha visto il colpo di coda di Roman Kreuziger (foto), il ceco “caduto in servizio” a Cortina e capace di trovare una bella rivincita in Trentino: non basta a rimetterlo in classifica ma scatena la gioia del gruppetto di giornalisti kazaki che seguono la corsa della sua squadra, l’Astana. Kreuziger però ha fatto parte “dell’altra corsa”, quella dei cacciatori dell’impresa di giornata che ha avuto molteplici protagonisti (anche l’altro varesino Santaromita) fin dalla scalata del Passo Manghen.
Gli uomini di classifica hanno lasciato fare, con la Liquigas di Basso che si è messa in testa al gruppo come di consueto in questo Giro. Una mossa che ha lasciato ben sperare i tanti tifosi del campione varesino, il più atteso nel tappone corso all’ombra delle Dolomiti suo tradizionale terreno di caccia. Qualcosa però è iniziato presto ad andare storto nella formazione verdeblu: se infatti Agnoli è stato strepitoso nel suo operato, il luogotenente di Basso – il polacco Szmyd – è apparso in difficoltà già nel primo passaggio di Pampeago. Così la Liquigas si è trovata con meno uomini di Garmin e Lampre quando la battaglia si è avvicinata e le mosse in testa al plotone dei gregari di Hesjedal sono stato le ulteriori cattive notizie. Quando si è arrivati per la seconda volta ai piedi di Pampeago – salita non lunga ma con pendenze importanti e un lungo tratto senza tornanti che non permette di rifiatare – è stata comunque la Liqugas a rompere gli indugi: “trenata” di Caruso e rilancio di Ivan tra il boato del pubblico. Ma è il canto del cigno, almeno per oggi, del portacolori varesino: la sua azione non fa il vuoto, anzi, e allora sale di tono Scarponi: il marchigiano ha buona gamba e dà tre strattoni forti cui però risponde alla grande proprio Hesjedal come se fosse lui la maglia rosa. Quella vera, Rodriguez, tentenna ma si aggrappa a Pozzovivo rimasto a ruota tutto il giorno; Hesjedal allora capisce di poter volare, stacca anche Scarponi e chiude secondo a 19” da Kreuziger e a un soffio dal rosa.
Questi per Basso sono i minuti peggiori: il cassanese sale in apnea con una smorfia che sembra un sorriso e invece è sofferenza. Con lui c’è la maglia bianca Uran ma non può collaborare e si staccherà leggermente nel finale. Il carattere e il motore di Ivan reggono e gli permettono di mantenere a vista i rivali: fa male vederli arrivare davanti ma per lo meno aiuta a non perdere ulteriore terreno. Sotto l’arrivo il cronometro fa pagare a Basso 55” dal vincitore e 36” da Hesjedal con Scarponi che lo spinge giù dal podio virtuale per pochissimo. Domani – sabato – su Mortirolo e Stelvio si fa la storia o si muore: Ivan lo sa e sa di avere una strada alleata come poche. Sulla salita cara a Pantani ha costruito i successi rosa del 2006 e del 2010, sul passo che domina Bormio ha mosso, da bambino, i primi colpi di pedale importanti. O la va o la spacca, ma provarci è doveroso.

Treviso – Alpe di Pampeago (198 km)

Ordine d’arrivo: 1) Roman KREUZIGER (Cec-Astana); 2) Ryder Hesjedal (Can-Garmin) a 19”; 3) Joaquim Rodriguez (Spa-Katusha) a 32”; 4) Michele Scarponi (Ita-Lampre) a 35”; 5) Domenico Pozzovivo (Ita-Colnago) a 43”; 6) Ivan BASSO (Ita-Liquigas) a 55”; 47) Ivan SANTAROMITA (Ita-Bmc) a 19’03”.
Classifica generale: 1) Joaquim RODRIGUEZ; 2) Ryder Hesjedal a 17”; 3) Michele Scarponi a 1’39”; 4) Ivan BASSO a 1’45”; 5) Rigoberto Uran a 3’21”; 49) Ivan SANTAROMITA a 1h25’18”.

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Pubblicato il 25 Maggio 2012
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