Energia e bellezza, nasce Unendo Yamamay
Il nuovo title sponsor della squadra campione d’Italia è un’azienda specializzata in pannelli fotovoltaici, presieduta dal caronnese Giuseppe Pirola. Pinto: «La vera sfida è il domani». E Aldera assicura: «Il mercato è già finito»
La risposta è esatta, e la accendiamo: battuta non casuale perché il nuovo title sponsor della Yamamay, atteso a lungo e finalmente svelato oggi allo Sheraton di Malpensa, viene proprio dal settore energetico, per l’esattezza dal ramo delle energie rinnovabili.
Si tratta di Unendo Energia, partner dal nome simbolico e soprattutto italianissimo, anzi addirittura con radici a Caronno Pertusella, la città del presidente Giuseppe Pirola. L’azienda invece è milanese (anche se gli stabilimenti sono a Corridonia, nelle Marche) e fa parte dello storico gruppo AFIN, attivo fin dal 1957 nel settore del gas e riconvertito dal 2005 agli impianti fotovoltaici. Con i pannelli solari, Unendo fa proprio tutto: li produce (tramite la controllata Renergies), li vende, li installa e soprattutto ne ricava energia elettrica con cui mira a entrare su un mercato fin qui non esattamente aperto. Conquistato per caso dal PalaYamamay – era entrato nel palazzetto bustocco per seguire una partita della figlia – Pirola ha offerto fin dalla scorsa stagione il suo contributo come sponsor, prima di fare il grande salto: l’accordo è triennale, l’entità dell’investimento non è nota ma il budget complessivo sarà «più alto, anche se di poco» di quello della scorsa stagione. A dirlo è Massimo Aldera, che ha rinfoderato tutti i propositi di addio: «Non mi piace parlare di dimissioni, avevo pensato di ridurre l’impegno ma per come si prospetta il rilancio sono molto interessato a proseguire». E già che c’è, il dg butta lì una frasetta da niente: «Il mercato per me è già concluso, per chiudere il roster mancano solo due contratti», facendo capire che almeno uno dei nuovi acquisti arriva dall’estero (la già citata Kozuch?) e annunciando, ma era scontato, la conferma del coach Parisi. Nelle ore precedenti alla presentazione era già arrivata la notizia di un nuovo acquisto, quello dell’americana Juliann Faucette.
La nuova incarnazione della squadra campione d’Italia si chiamerà dunque Unendo Yamamay Busto Arsizio, non cambierà maglia (il nuovo sponsor troverà probabilmente spazio nella parte inferiore dell’attuale divisa) né colori e punterà più che mai ai vertici, italiani ed europei. Nell’annunciare l’accordo, come al solito è di poche parole il presidente Michele Forte: «Un momento di felicità per noi, ma anche per tutti gli amanti dello sport. L’intesa è cresciuta poco a poco durante l’anno, mettendo ancora una volta in primo piano i rapporti umani». Francesco Pinto, invece, si esprime con la consueta verve: «A differenza di altri, non ci stiamo fondendo, ma… Unendo in una famiglia più grande, e l’unione è sempre positiva. Pirola non è entrato con la forza dei soldi, ma ha creduto nel progetto, dimostrando fiducia e una visione di lungo termine. Mi sembra importante che il nuovo sponsor produca energie rinnovabili: vuol dire che questo connubio ci ricaricherà, e anche la società ne uscirà rafforzata, evolvendosi nel tempo con nuove figure. Loro ci mettono l’energia, noi la bellezza: quanto fatto fino ad ora non è un punto d’arrivo, la vera sfida è domani».
Sono già evocative le prime parole del presidente di Unendo Giuseppe Pirola, che dichiara di avere inserito tra i valori fondanti della sua azienda anche lo sport insieme a italianità, municipalità e innovazione: «Avevo subito intuito che al PalaYamamay c’era qualcosa di magico, poi sono stato definitivamente conquistato dalla capacità manageriale e comunicativa di Aldera e Pinto. È stato un fidanzamento un po’ silente, come quando da ragazzini ci si innamora di qualcuno senza dirglielo… Questa è una grande sfida imprenditoriale, ci daremo una mano a vicenda per raggiungere i rispettivi obiettivi, tra cui anche divulgare e far conoscere questo sport». E nel futuro della società, infatti, potrebbero esserci ulteriori sviluppi dell’unione: un ruolo direzionale per lo stesso Pirola, ad esempio, ma anche la realizzazione del sogno di un PalaYamamay tutto alimentato ad energia solare (del resto Agesp aveva già in cantiere il progetto, poi abortito, dei pannelli fotovoltaici nel nuovo parcheggio). Le frasi di Massimo Aldera sono quelle che chiudono al meglio una giornata di vera festa per la pallavolo bustocca: «In un momento di crisi, anche produttiva, è importantissimo che il nuovo sponsor sia un’azienda italiana: vuol dire che c’è il desiderio di riprendere in mano il proprio destino e ripercorrere la strada verso la crescita». Non solo sportiva.
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