Il Varese Primavera è alle Finali Scudetto

I biancorossi superano ai rigori la Fiorentina (4-3) e staccano il pass per Gubbio (2-10 giugno). Per Tomasoni e Scapini è la «Vittoria del cuore»

Il Varese Primavera batte la Fiorentina ai calci di rigore ed è, per la seconda volta consecutiva, tra le otto grandi d’Italia. Il ticket d’oro che spalanca le porte delle Finali Scudetto di Gubbio è arrivato dal dischetto, dove i biancorossi – glaciali – non hanno mai sbagliato; i viola si sono così dovuti arrendere (come già l’anno scorso a Pistoia), fermati prima da La Gorga (parata su Panatti, terzo rigorista viola; nella foto di Fabrizio Riboni) e traditi poi da capitan Agyei, gigante in partita ma impreciso dal dischetto (palo esterno). "Non succederà più", cantavano i Mangia Boys e invece il miracolo è successo ancora: questa volta è la banda Tomasoni a portare i colori della Città Giardino in mezzo a mostri sacri come l’Inter, la Juventus, la Roma, il Milan… Appuntamento dunque a Gubbio e Foligno, dal 2 al 10 giugno: il Varese si giocherà ancora lo Scudetto Primavera.

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FISCHIO D’INIZIO – Paolo Tomasoni deve rinunciare a capitan Samba, fermato dal giudice sportivo dopo il giallo preso con l’Albinoleffe, ma riceve in prestito dalla prima squadra Albertazzi: l’ex Milan e Getafe si piazza al centro della difesa con Minelli; sugli esterni ci sono Fiamozzi e Mancini. A metacampo, davanti agli interni Bassi Borzani e Truzzi, come trequartisti giocano Hoxha, Turlan e Jadilson, spesso avanzato durante la gara al fianco del centravanti Zamble; in porta c’è La Gorga. La Fiorentina di Leonardo Semplici risponde con il medesimo modulo nel quale capitan Agyei, piazzato nel cuore della manovra, è chiamato ad innescare Baccarin e Matos oltre al gigante centravanti Zohore.

PRIMO TEMPO – Il Varese parte con l’acceleratore pigiato e, al 7′, costruisce subito una grande occasione: Fiamozzi, da destra, calibra alla perfezione in area piccola per la testa di Hoxha che colpisce però troppo centrale e si dispera. I biancorossi mantengono la pressione alta ma non sono più pericolosi dalle parti di Svedkauskas; dal 17′ c’è invece un break dei viola: Panatti, dalla grande distanza, colpisce con violenza trovando però la deviazione col corpo di Minelli; al 24′ il colpo d’esterno di Matos è da favola ma il pallone colpisce la traversa. Da qui alla fine del primo tempo succede poco perché le squadre si preoccupano innanzitutto di non concedere spazi in fase difensiva; l’ultimo sussulto, al 45′, è l’anticipo preciso di La Gorga in presa bassa sul cross di Ashong a favore di Zohore.

LA RIPRESA – Nel secondo tempo non ci sono cambi né tra i giocatori né a livello tattico: Varese e Fiorentina restano chiuse e concentrate in difesa, sperando in qualche giocata dei singoli in fase d’attacco. Al 13′ sono i viola a provarci con Matos che cavalca a destra e conclude con un tocco sotto: La Gorga senza problemi alza sopra la traversa. Al 22′ il Varese ha invece una grossa chance per passare in vantaggio: Minelli spizza il cross dall’angolo destro di Fiamozzi mandando sul secondo palo verso Albertazzi; il difensore, in spaccata da due passi, colpisce col piatto ma manda incredibilmente tra le braccia di Svedkauskas (nella foto di Fabrizio Riboni). La risposta viola è il cambio di gioco di Matos a favore di Panatti che controlla di petto e spara col destro (29′): La Gorga devia in tuffo a mani aperte. Nel finale di tempo episodio da moviola, con Zamble fermato in offside solo davanti a Svedkauskas: il pallone sembrava arrivare da un giocatore viola (44′). Dopo 4′ di recupero si chiudono i tempi regolamentari.

I SUPPLEMENTARI – Il Varese sembra avere un pochino più di birra ma sparacchia dalla distanza senza precisione; la Fiorentina non attacca con convinzione ma è la squadra che va più vicina al gol (6′): Agyei alza un campanile, La Gorga indietreggia ma scivola leggermente e rischia una clamorosa papera; il portiere infatti riesce solo a respingere in prossimità della riga e deve ringraziare Zohore che, tutto solo, si divora il possibile gol partita concludendo con fretta sull’esterno della rete. Brivido enorme per il numero 1 biancorosso che, alla luce della sua stagione, non meritava assolutamente di doversi portare addosso un peso così grande in uno dei rari errori commessi. La partita si chiude al 12′ con la sponda di De Feo che libera il tiro di Greco, facile preda di Svedkauskas. Il fischio finale dell’arbitro sancisce lo 0-0 e la necessità di andare ai rigori.

CALCI DI RIGORE – La Fiorentina inizia per prima a battere, mandando sul dischetto Cenciarelli, inserito a fine partita apposta per i rigori: il tiro non è perfetto ma La Gorga tocca senza riuscire a respingere. Anche il primo rigorista biancorosso è un neoentrato, De Feo, che spiazza Svedkauskas con freddezza. Campanharo non sbaglia, Fiamozzi nemmeno: 2-2. Il terzo rigorista viola è Panatti, centrocampista dal destro potente: l’idea è chiara, tiro secco rasoterra, La Gorga lo intuisce e devia a mano aperta. Albertazzi incrocia il terzo rigore col sinistro, Svedkauskas non ci arriva per poco: break del Varese (3-2). Bittante riporta la parità, capitan Bassi Borzani mette il cappello alla sua grande gara con una trasformazione perfetta. I rigori sono crudeli e a regalare le finali Scudetto ai biancorossi è il capitano viola Agyei che, spedendo sul palo (con La Gorga vicinissimo e probabilmente in grado di deviare se la palla fosse stata nello specchio), fa esplodere la festa dei giocatori varesini (nella foto di Fabrizio Riboni).

IL DOPOPARTITA – Paolo Tomasoni, festeggiato da tutto il pubblico di Gavirate, raggiunge i taccuini con un grande sorriso disegnato in volto: «C’è grandissima felicità e soddisfazione per questi ragazzi che hanno giocato davvero col cuore: durante l’anno hanno dimostrato di averne tantissimo. Oggi è stata una gara dura, maschia, giocata contro una grande squadra. All’inizio della stagione non ci aspettavamo di arrivare alle Finali Scudetto; la soddisfazione quindi non è legata a questa partita, ma al cammino di continua crescita che ci ha portato fin qui». Al settimo cielo anche Giorgio Scapini, responsabile del settore giovanile del Varese: «L’anno scorso fu un miracolo, è vero – conferma Scapini – quest’anno di più: innanzitutto perché è molto difficile ripetersi e anche perché la squadra è stata completamente rifatta. Questo gruppo ha giocato tutto l’anno con l’elmetto e la tuta mimetica: ha probabilmente meno qualità rispetto a quella della stagione precedente, ma ha un cuore enorme che le ha permesso di arrivare fin qui. Un traguardo raggiunto grazie alla dedizione dimostrata da tutti, a partire da mister Tomasoni e dal suo team: è un successo sudato, raggiunto con fatica, con sofferenza. Grazie a questi splendidi ragazzi: mi hanno davvero commosso». Chiude il giro di interviste l’eroe di giornata, il numero 1 biancorosso Cosimo La Gorga: «Sì, ci eravamo preparati per gli eventuali rigori e oggi è andata bene. Già ero sul primo rigore, ma la palla ha preso un effetto strano e non sono riuscito a respingerla. Parare il terzo rigore è stato incredibile, un’emozione fantastica».

Varese-Fiorentina 4-3 d.c.r. (0-0 al termine dei supplementari)

Sequenza rigori: Cenciarelli (F): gol; De Feo (V) gol; Campanharo (F): gol; Fiamozzi (V): gol; Panatti (F): parato; Albertazzi (V): gol; Bittante (F): gol; Bassi Borzani (V): gol; Agyei (F): palo.

Varese (4-2-3-1): La Gorga 7; Fiamozzi 7, Minelli 7.5, Albertazzi 7.5, Mancini 6 (Serrano dal 32′ st 6); Bassi Borzani 8, Truzzi 6.5 (Greco dal 17′ st 6.5); Turlan 6 (De Feo dal 4′ sts 6.5), Jadilson 5, Hoxha 6; Zamble 5.5. A disposizione: Di Graci, Parini, Piccinotti, El Wardi. All. Tomasoni.
Fiorentina (4-2-3-1): Svedkauskas 6; Bittante 7, Rozzio 6.5, Empereur 6.5, Ashong 6.5; Panatti 6, Agyei 7.5; Da Silva 5.5 (Gondo dal 25′ st 6), Baccarin 5 (Campanharo dal 1′ sts 6), Matos 6.5 (Cenciarelli dal 15′ sts 6); Zohore 5. A disposizione: Lezzerini, Barbero, Biondi, Magheri. All. Semplici.
Arbitro: Rasia di Bassano del Grappa (Schembri di Mestre e Buondonno di Torre Annunziata) 6.5.
Note. Ammoniti: Mancini, Greco e Albertazzi (V), Matos (F). vAngoli: 4-9; fuorigioco: 6-3; tiri (in porta): 13 (5) – 11 (6); falli: 25-11; recupero: 1’+4’+0’+2′.

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Pubblicato il 05 Maggio 2012
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