Inizia con un congresso l’incontro internazionale delle famiglie
Approfondimenti, testimonianze e questioni "toste" sono affrontati nel congresso teologico che affronta i temi della famiglia. Facendo parlare teologi, ma anche persone comuni
L’incontro mondiale delle famiglie, che culminerà nel weekend con la presenza del papa, comincia da un congresso, il Congresso Internazionale Teologico Pastorale, che riflette sul ruolo della famiglia, e della famiglia cristiana, della società. Una riflessione a 360 gradi con particolare riferimento alle dimensioni del lavoro e della festa che rappresenta uno dei due momenti cruciali, insieme alla visita del Papa, del settimo Incontro mondiale delle famiglie: un’occasione unica per confrontare analisi e studi, ma soprattutto esperienze di vita vissuta, tra partecipanti di tutto il mondo.
Il Congresso ha preso il via questa mattina, mercoledì 30 maggio, presso il Centro Milano Congressi (Mico) di FieramilanoCity: ad introdurre i lavori sono stati il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Al mattino le due relazioni principali saranno pronunciate, in assemblea, dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, e dal professor Luigino Bruni, docente di Economia politica alla Facoltà di Economia dell’Università di Milano-Bicocca: che hanno illustrato, rispettivamente, la famiglia nella Scrittura e nella storia della salvezza e il rapporto tra famiglia, lavoro e festa nel mondo di oggi.
Nel pomeriggio i congressisti si dividono in nove tavole rotonde, due delle quali saranno dedicate rispettivamente alla presentazione e alla discussione della ricerca “La Famiglia risorsa della società”, uno studio approfondito promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e coordinato dal professor Pierpaolo Donati, ordinario di Sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna.
Tra gli eventi del congresso, toccheranno anche Varese quelli del pomeriggio di giovedì 31 maggio dove sessioni diverse si svolgono contemporaneamente in sette città lombarde: a Varese, al collegio de Filippi, tra i testimoni ci sarà anche Javier Zanetti. Venerdì 1 giugno il congresso si concluderà poi con diverse sessioni in altrettanti punti della città di Milano, che vedono relatori importanti, come Enzo Bianchi e altri.Protagonisti però saranno anche i fedeli "semplici", cattolici dai diversi continenti si interrogheranno su temi che interpellano tutti.
Importanti anche gli apporti di riflessione nella cultura più generale: ad esempio, su “lavoro e festa nei Paesi a economia avanzata”, dialogheranno il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione e Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera.
Il fenomeno dell’immigrazione e le sue ripercussioni, in termini di opportunità ma anche di problematiche, sarà di scena, invece, in una tavola rotonda cui parteciperanno un vescovo statunitense, mons. Nicholas Dimarzio, e uno filippino, mons. Gilbert Garcera. Con loro prenderanno la parola due coppie di migranti: i coniugi Juarez, peruviani e i Gomez, filippini. In totale saranno una ventina le famiglie che porteranno la loro testimonianza al Congresso.
Il programma del congresso
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