“Meno spese militari, più soldi per lo sviluppo”

Sindacati, associazioni e movimenti varesini insieme per aprire il confronto sul tema della pace e del disarmo. Si parte con due incontri in programma al Collegio De Filippi

"Stop all’acquisto dei caccia F-35. Sì a nuove vie per la pace e lo sviluppo e agli investimenti nella riconversione per generare nuova occupazione". Parte da Varese una nuova campagna di sensibilizzazione e di riflessione sui temi della pace e del disarmo. Ne sono promotori associazioni, sindacati e movimenti della provincia. Gli stessi che da mesi criticano la scelta del governo italiano di acquistare 131 caccia da combattimento F-35, decisione poi ridimensionata a 90, per risparmiare circa 5 miliardi di euro. «Una scelta come questa è in contrasto con il dettato dell’articolo 11 della nostra Costituzione – spiegano i promotori dell’iniziativa -. L’Italia ripudia la guerra e l’investimento in F-35 non è coerente con questo principio. Gli stessi soldi potrebbero essere investiti per altre finalità soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo: per rilanciare l’economia, l’occupazione, la politica ambientale o l’educazione». 

Si parte con due incontri: il primo si terrà venerdì 11 maggio, dalle 20 alle 23. Il titolo della serata è "Ripudiare la guerra, tagliare le spese militari per sviluppare pace e lavoro" interverranno: Manlio Dinucci (Giornalista e saggista); Giorgio Gattei (Docente Univ. Bologna) e Fabio Corazzina (Pax Christi nazionale). Il secondo è dedicato invece a "Produzione bellica e occupazione: quale rapporto? Quali alternative?" e si terrà venerdì 18 maggio dalle 20 alle 23. Interverranno: Massimo Masat (Fiom Nazionale), Maurizio Simoncelli (Archivio Disarmo – Roma), Vincenzo Comito (Docente Univ. Urbino). Entrambi gli appuntamenti sono in programma al Collegio de Filippi di via Brambilla 15 a Varese.

«L’obiettivo dell’iniziativa – precisano gli organizzatori – è quello di creare una coscienza su queste tematiche. Informarsi è il primo passo. Partiremo perciò con i due convegni ai quali seguiranno in futuro altri momenti di riflessione e confronto. Il nostro territorio è fortemente coinvolto in questo dibattito perché proprio qui hanno sede alcune delle aziende più attive nel campo della produzione bellica e militare».

I promotori dell’iniziativa sono: Acli, Anpi, Arci, Comitato varesino Palestina, DisArmiAmoLaPace, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Git Banca Etica, Gruppo Territoriale Emergency di Varese, Legambiente, Libera, Uilm-Uil, Uisp, Universauser
Aderiscono anche Auser, Cgil, Cisl, Uil, Donne in Nero, USB Varese, Punto Pace di Pax Christi – Tradate

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2012
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