Antonio Micalizzi: ecco chi è il presidente di commissione del Dalla Chiesa

Il preside dello scientifico Ferraris di Varese sarà il presidente di commissione al Dalla Chiesa di Sesto Calende

Antonio MicalizziAntonio Micalizzi è un dirigente di lungo corso. A un passo dalla pensione, è stato chiamato a fare il presidente di commissione al liceo scientifico Dalla Chiesa di Sesto Calende ( dopo una prima convocazione per il Sereni di Luino dove però era già stato chiamato lo scorso anno), una scuola che lo ha già visto in azione. È ai suoi ultimi giorni di lavoro alla guida del Ferraris di Varese per poi raggiungere la meritata pensione.

«L’esame di maturità è un momento di verifica importante dell’alunno, che deve dimostrate cosa sa e cosa sa fare. È anche un bilancio per l’istituto che vede valutare i frutti dei suoi anni di sforzi per far maturare i suoi studenti. Il ragazzo è chiamato a presentare ciò che ha acquistato nel suo percorso e come lo ha acquistato. La regolarità dell’impegno e la responsabilità devono emergere. Deve far vedere i livelli di competenza e conoscenza, ma anche il suo grado di rielaborare e di vivere nel proprio contesto. Ha l’occasione di mettere in pratica e di risolvere problemi secondo la metodologia acquisita.

È severo?
No, ma voglio che i ragazzi dimostrino di capire il valore di questo esame. Devono arrivare consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. I ragazzi non sono tutti uguali, ognuno ha un vissuto che lo rende speciale. Tutti però, devono dimostrare di avere consapevolezza del mondo in cui vivono e delle forze che devono metter in campo. Ci sono ferrari e 500: tutti arrivano alla meta ed è inutile che uno si sforzi di far correre più del dovuto la sua 500.
La commissione non è un plotone di esecuzione: siamo incaricati di far emergere il meglio di ciascuno di loro


Cosa non sopporta?
La sottovalutazione dell’impegno che stanno affrontando. La maturità è un bilancio della propria vita, della maturazione, delle capacità raggiunte. Sottovalutare questo passaggio è pericoloso

Quali materie predilige?
Sarebbe scontato dire la matematica. Ma, a me piace vedere che i ragazzi sanno in che contesto vivono: sono interessato a veder sviluppati i collegamenti tra ciò che si è imparato e la vita quotidiana. Vorrei che i maturandi dimostrassero di conoscere il contesto nazionale ma anche internazionale. Vedere la loro coscienza di cittadini esprimersi in modo critico e con argomentazioni.

Quanto deve durare un colloquio?
Un’oretta al massimo, più o meno. Grande spazio va data alla tesina che è il lavoro personale dello studenti, poi si approfondiscono le singole materie. La durata, comunque, è legata al singolo candidato, alla sua storia, al suo percorso. L’importante è che emergano le sue capacità analitiche ma anche linguistiche.

Un consiglio ai ragazzi?
Siate voi stessi Non cercate di stupire con effetti speciali. Siate normali e consapevoli del vostro cammino.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Giugno 2012
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