“La crescita di Linate limita le possibilità di Malpensa”

La Uil ribadisce la necessità d'intervento sugli equilibri tra i due aeroporti milanesi, nel rispetto degli accordi del 1999. Un tema di primo piano: "Il confronto su Sea non deve esaurirsi con il dibattito sulla vendita"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato della Uil sullo sviluppo di Sea e del sistema degli aeroporti milanesi, Malpensa e Linate

Per un sindacato che vuole difendere i posti di lavoro l’obiettivo prioritario è oggi garantire al sito aeroportuale di Malpensa un volume di traffico adeguato alle sue dimensioni.
Senza di ciò la cassa integrazione e gli esuberi, nella migliore delle ipotesi, cresceranno ineluttabilmente a prescindere dal “padrone”.
A parlare sono i numeri , che tutti conoscono bene. Il rapporto di passeggeri tra Malpensa e Linate dovrebbe essere strutturalmente almeno di 3 a 1 mentre è stato di 2 a 1 nel 2011.
A queste condizioni gli enormi investimenti sostenuti e in fase di realizzazione a Malpensa si giustificano ancora?
Come è scaturito dal convegno promosso dalla UIL il 12 giugno, l’aumento sostenuto dei passeggeri di Linate non è un fattore di riequilibrio ma una delle principali cause del mancato decollo di Malpensa.
La crescita di Linate, per le modalità con cui avviene, finisce per penalizzare Malpensa molto più di quanto non arricchisca Linate.
A Linate basterebbe far rispettare rigorosamente le limitazioni del decreto Bersani bis.
A questo si deve accompagnare da parte del governo un impegno concreto a ricercare nuovi accordi bilaterali per aumentare il numero delle Compagnie ammesse a operare sulle rotte intercontinentali.
Il risanamento e lo sviluppo della SeA nel suo insieme (spa e handling, Linate e Malpensa) è l’unica seria garanzia per il futuro di tutti i lavoratori e per gli azionisti, pubblici o privati che siano.
Il confronto con la Giunta Pisapia che ha ipotizzato la vendita di quote SEA per finanziare gli investimenti necessari alla città attiene le autonome scelte di bilancio del Comune e richiede una valutazione d’insieme sul merito dei progetti concreti che ci verranno presentati e su cui assumeremo le decisioni conseguenti e le iniziative necessarie.
Non è un caso che la UIL ha promosso, insieme a CGIL e CISL, lo sciopero del 22 giugno, sottolineando nello stesso tempo che Il confronto sulla SEA non si può esaurire sulla vendita o meno di una quota, anche maggioritaria, della società.
Il controllo azionario del Comune di Milano non è di per sé elemento certo di garanzia dell’occupazione.
Per la UIL la priorità rimane una strategia di rilancio dell’aeroporto, unica vera garanzia per l’occupazione e il mantenimento del perimetro aziendale.
Nell’interesse vero dei lavoratori che ognuno rappresenta, invitiamo tutti a evitare strumentalizzazioni, che sono sempre risultanze deleterie, ed a confrontarsi nel merito dei problemi, pretendendo da qualsiasi azionista un reale confronto sulle prospettive del lavoro e dell’occupazione.

Milano 20 giugno 2012

Segreteria Generale U.R. Segreteria Regionale
UIL Lombardia Trasporto Aereo Lombardia

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Giugno 2012
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