Coppie di fatto e piano acustico, che confusione
Ritardi procedurali e contrasti politici hanno fatto slittare le discussioni più attese, mentre in città sta nascendo una mobilitazione civile sul tema dei diritti
Doveva essere il consiglio comunale che avrebbe trattato il tema del registro delle coppie di fatto, e invece la discussione è prima slittata al 18 luglio e poi definitivamente a settembre. Colpa di una serie di ripensamenti nelle fila della maggioranza, ma anche di un problema tecnico legato al piano di zonizzazione acustica che il comune deve approvare in fretta e furia prima del giudizio del tar a cui si è rivolto Palazzo Estense per evitare il commissariamento regionale. Ieri sera vi sono state ben due conferenze dei capigruppo, sia prima che dopo il consiglio. Alla fine lo slittamento a settembre è stato necessario, anche perché gli uffici comunali non avrebbero fatto in tempo a preparare la documentazione sul piano di zonizzazione prima del 18 luglio. L’alternativa era spostare il consiglio di un’altra settimana, ma a quel punto diversi consiglieri saranno già in ferie tra cui Rocco Cordì (nella foto) che è il presentatore ufficiale della mozione sul registro delle coppie di fatto.
Insomma c’è una certa incertezza procedurale e anche un groviglio di questioni tecniche e politiche che si sommano e creano una certa pesantezza. Il piano di zonizzazione ad esempio poteva essere portato già al consiglio di ieri ma il Pdl si era opposto alla richiesta dell’assessore Fabio Binelli, che probabilmente ieri sera era un po’ critico sul rinvio a cui è stato obbligato dal presidente della commissione urbanistica del Pdl Matteo Giampaolo il quale aveva caldeggiato lo spostamento del provvedimento accusando Binelli di aver redatto in piano superficiale. Nel merito delle questioni, tuttavia, va precisato che il piano di zonizzazione acustica sarà certamente approvato mentre sulle coppie di fatto la partita è aperta. La Lega Nord nella sua riunione di sezione ha confermato al linea della libertà di coscienza tuttavia sarebbero pochi i leghisti disposti a favore a favore. Più interessante è invece che alcune associazioni cittadine si siano mobilitate per far sentire la voce dell’opinione pubblica sul tema dei diritti delle coppie non sposate (la mozione nasce da una proposta dell’associazione Arcibalengo) e già ieri sera a Palazzo Estense c’era una parte del pubblico che voleva dire la propria su un tema che tocca la vita di tutti e non solo quella dei politici.
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