Conforama, male il tavolo a Roma, licenziamenti vicini
Il segretario generale della Filcams Cgil di Varese chiede un tavolo per il negozio di Vergiate. “Quei lavoratori utili al funzionamento del punto vendita. Si mobilitino le istituzioni”
“Verbale di mancato accordo” sulla vertenza Conforama, gruppo di arredo casa che vanta 17 punti vendita in Italia e che ha annunciato qualche giorno fa 198 tagli del personale. Le parti – proprietà e sindacato – si sono trovate a Roma ieri, giovedì 27 settembre con l’obiettivo di confrontarsi di fronte ad un tavolo al Ministero dell’economia e tentare una mediazione per evitare i licenziamenti.
Ma la soluzione sembra lontana e sfavorevole per i dipendenti: nessun accordo raggiunto, l’azienda rimane sulle sue posizioni. Una situazione che spegne lo spiraglio di luce tra i dipendenti anche al quartier generale di Vergiate, dove sono 9 i posti di lavoro a rischio.
«A questo punto il nostro timore è che l’azienda possa procedere ai licenziamenti – spiega Pino Pizzo, segretario generale della FILCAMS Cgil di Varese, che sta seguendo l’evolversi della situazione – . Per quanto riguarda la nostra attività ci muoveremo su più piani e con diverse richieste. All’amministrazione comunale chiediamo di accendere i riflettori su questa situazione e tenere conto del personale in uscita. All’azienda chiediamo di non spedire le lettere e aprire un tavolo sul territorio per gestire la situazione sotto due aspetti. In primo luogo valutare la possibilità di accompagnamenti verso la pensione con incentivi; poi contestiamo un’organizzazione del lavoro a livello aziendale che non tiene conto della necessità di quelle unità che Conforama ritiene in esubero, nello specifico, per l’attività lavorativa del negozio di Vergiate: quei lavoratori sono utili per far funzionare il punto vendita».
La FILCAMS Cgil ha organizzato un incontro sindacale col personale in programma per mercoledì prossimo, il 3 ottobre.
Sulla questione in giornata è intervenuta anche l’altra sigla sindacale che rappresenta i lavoratori nella vertenza Conforama, la FISASCAT-Cisl: «L’atteggiamento dell’azienda, ostile a qualsivoglia confronto di merito sulla gestione degli esuberi alternativa al licenziamento collettivo, ha determinato la conclusione anche della fase amministrativa senza che si potesse raggiungere un’intesa» ha commentato Vincenzo Dell’Orefice Segretario nazionale della categoria in una nota seguita all’incontro romano. «Una strada, quella della gestione unilatelare dell’esubero» – ha commentato Dell’Orefice «che rischia una generalizzazione del contenzioso e, nei fatti, per l’azienda di dover far fronte ad oneri maggiori rispetto a quelli che avrebbe comportato una soluzione condivida della vertenza».
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