Il pellegrinaggio dei precari, in cerca di una cattedra

Alla scuola Vidoletti sono state assegnate le supplenze sul sostegno. Molta la preoccupazione per il ritardo delle operazioni ma anche per la mancanza dei posti

Otto giorni alla prima campanella e la macchina organizzativa sta ancora procedendo a pieno ritmo.
Il personale dell’Ufficio scolastico provinciale lavora giorno e notte per poter completare gli organici ma il ritardo è pesante: « Diamo merito a chi si sta impegnando per recuperare il ritardo con cui il Ministero ha reso noto le immissioni in ruolo – commenta il delegato Uil Scuola Francesco Aretano – Ma sta andando tutto a rilento. Solo al 31 agosto si è fatta chiarezza tra chi è in ruolo e aveva perso cattedra. Ora c’è il calendario per il sostegno ma per le altre materie non si sa nulla. Si parla dei primi giorni di settimana prossima, in tempo utile per la prima campanella».

Una corsa contro il tempo che vede coinvolti decine di docenti precari. Come Teresa, arrivata da Napoli con il marito Mariano e il fioglio Giuseppe di 9 anni, in cerca di una cattedra di "Economia e diritto": « Sono in graduatoria dal 2005. Ho ottenuto l’abilitazione quando c’era il Ministro Fioroni che aveva promesso una regolarizzazione entro tre anni. Poi è arrivata la Gelmini che ha spazzato via la mia cattedra, riducendo le ore di insegnamento. Mi sono ritrovata da un giorno all’altro, con un figlio da mantenere, in mezzo a una strada. Ho pensato di cambiare strada: ma cosa potevo fare? Sei anni di formazione da buttare dalla finestra, e per cosa visto che di lavoro non ce n’è?» Così, Teresa è alla ricerca di un incarico annuale: « Io ho un lavoro da 15 anni ma sono disposto a trasferirmi pur di vedere lavorare mia moglie – commenta il marito Mariano – è veramente una situazione triste». Il nuovo concorso annunciato dal Ministro Profumo spaventa un po’ Teresa: « Mi ritrovo al punto di partenza, con avversari magari neo laureati che hanno più facilità di studiare, che non hanno una famiglia da mantenere… Non è giusto».

E il concorso fa paura anche a Maddalena, arrivata dalla Calabria nel 2005 per un posto di economia: « Nella mia regione io ho 270 persone davanti. Ora ci sarà l’ingresso di 70 docenti con il TFA. Il Ministro vuole azzerare tutto e rimetterci allo stesso livello. Ma io ho ottenuto l’abilitazione nel 2000 e da allora ho maturato punteggio: che facciamo? Dimentichiamo tutto quanto?».

Tante storie diverse si sentono raccontare tra i precari della Scuola, costretti ogni anno a lottare per un cattedra: « Il meccanismo non facilita – spiega il delegato Uil  Aretano – quest’anno abbiamo ottenuto che le prime convocazioni mettessero sul tavolo le cattedre "piene". Solo in una fase successiva si assegneranno gli spezzoni. Questo perchè a volte gli incarichi pieni vengono resi noti solo successivamente, perchè ogni procincia lavora secondo un proprio calendario. Il sistema è complesso. Ci sono poi scuole che, per un motivo o per l’altro, non segnalano le proprie disponibilità. È capitato che ci siano cattedre intere non segnalate che vengono assegnate direttamente dal preside e questa cosa non va bene…».

L’emergenza di quest’anno è legata alla classe di concorso 051, per le insegnanti di italiano e latino che si sono viste ridurre le cattedre con lo scientifico tecnologico: «È una situaizone paradossale perchè la riforma ha rivisto i percorsi formativi ma non le classe di insegnamento. A rimetterci sono quei docenti che avevano specializzazioni per gli scientifici e che oggi rischiano di non avere nemmeno una supplenza». C’è poi le questioni del sostegno: « Questa mattina abbiamo assegnato cattedre a tutti i docenti in graduatoria – spiega il preside Antonio Antonellis che sta coordinando le operazioni – Purtroppo, però, sono rimaste scoperte moltissime posizioni en questo sarà un problema per i presidi che non avranno il personale».
Sono questioni tecniche e burocratiche, tali, però, da mettere in seria difficoltà anche chi da anni lavorava nella scuola e oggi si ritrova senza una classe a cui insegnare. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Settembre 2012
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