In viaggio tra le orchidee, gioielli di casa nostra
Alle Ville Ponti fino al 9 settembre una mostra mercato dedicata ad uno di fiori più belli e apprezzati al mondo, fra produttori locali che raccontano delle loro creature colorate
Fanno piangere, scatenano l’amore, il sorriso e c’è perfino chi giura che targano compagnia. Sono tra i fiori più venduti e regalati al mondo e, naturalmente, riservano tantissime sospese per chi, cercando bene, può trovarne addirittura nei prati vicino a casa. Le orchidee d’autore sono in mostra alle Ville Ponti fino al 9 di settembre in un’atmosfera di colori e profumi, di grande delicatezza e ingegno umano: si possono coltivare sul balcone, ma qui trovano spazio anche molti "scienziati" di questo fiore, che lo apprezzano, ne fanno ragione di vita, nonché di studio e conoscenza.
Proprio come racconta Giancarlo Pozzi decano tra i coltivatori varesini, che con grande orgoglio parla delle sue creature, dagli anni ’60 carezzate e venerate nelle serre di Morosolo, dove ancora oggi conduce un’azienda che produce e commercializza questi fiori dal fascino magico. Quando si parla di orchidee si pensa a fiori rari e custoditi nel cuore della foresta. «Per alcune specie è così, ma in provincia di Varese si possono trovare anche nei prati: in Italia crescono centinaia di specie, e nella zona del Campo dei Fiori non è difficile trovarne». Nel Varesotto, appunto, terra dalle antiche tradizioni florovivaistiche – non a caso si parla di Città Giardino – resistono produzioni di nicchia che sono in esposizione nelle sale della villa Napoleonica (l’altra realtà varesina è quella rappresentata dalle produzioni Riboni), insieme a professionisti che arrivano dal Belgio (Charleroi) e dalla Francia (Parigi e Valenciennes).
Ma che cosa fa innamorare di questi fiori? Forse la semplicità di poter trasmettere emozioni. «Una cliente mi ha raccontato – spiega Pozzi – di stare ore a guardare le sue orchidee. E a piangere, a volte, se spunta qualche fiore nuovo». Fiore comune anche da noi, si diceva, che, anzi, nel Varesotto rappresenta una peculiarità davvero singolare nel "comportamento" naturale della Ophrys: orchidea che per attirare gli insetti, li inganna con la fragranza della femmina, cosicché i maschi, colti da irresistibile afrore, vi si tuffano più e più volte, impollinando la pianta, che li attrae di continuo, come fosse una sirena, lasciandoli a bocca asciutta sul più bello.
Questa presenza, alle nostre latitudini è più che gradita, a tal punto che diversi sono i progetti messi in campo dal parco regionale del Campo dei Fiori, presente col direttore dell’ente Giancarlo Bernasconi: con orgoglio racconta dei prati magri e delle aree dove, anche protette da sentieri impenetrabili, vivono indisturbate le specie più belle. Un’inaspettata sorpresa, a questo proposito, è quella riservata alla memoria del professor Salvatore Furia, che amava la scienza e queste creature: ad un anno dalla sua scomparsa, il 12 agosto del 2011, venne "alla luce" la "Gomonia", l’orchidea ad egli dedicata (nella foto qui sopra).
VARESE ORCHIDEA 2012
7/8/9 SETTEMBRE, DALLE 9.30 ALLE 19
Villa Napoleonica – Complesso Ville Ponti di Piazzale Litta 2
INGRESSO LIBERO
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