La Cgil preoccupata dalla politica di tagli in sanità

Tagli a servizi e accorpamenti di unita' operative potrebbero essere adottate dalle aziende ospedaliere. Il sindacato chiede una concertazione trasparente e allargata

Presa di posizione del segretario della FP Cgil Lombardia Albertyo Villa alla luce delle notizie su tagli e risparmi che la Giunta Regionale Lombarda avrebbe chiesto alle Aziende Ospedaliere..
«Si sta delineando uno scenario di revisione radicale dell’offerta assistenziale in Regione Lombardia senza che siano stati chiariti gli obiettivi perseguiti in termini di innovazione dei modelli assistenziali e di qualità dei servizi erogati: mancando il contesto di riferimento l’unica certezza che emerge sono i tagli al personale e dei servizi» afferma Alberto Villa, Segretario FP CGIL Lombardia.

La Delibera della Giunta Regionale (DGR) n. 3976 del 6 agosto 2012, attuativa del DL 95/2012 (“spending review”), prevede che per realizzare i risparmi preventivati si agisca anche sul personale: bloccando tutte le procedure concorsuali e l’assegnazione di incarichi di Direttore di Struttura Complessa (primari). La riduzione delle posizioni organizzative era contemplata nella DGR delle Regole 2012 (n. 2633 del 6 dicembre 2011) e prevedeva complessivamente la riduzione del 10%, sul territorio regionale, tra Struttura Semplice (SS) e Struttura Complessa (SC), non di esclusiva pertinenza dell’area medica.

«In realtà applicando gli standard per la definizione delle strutture organizzative, emanati dal Comitato Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), in Regione Lombardia non siamo di fronte a un esubero di posizioni bensì ad una carenza –– afferma Sonia Ribera, Segretaria FP CGIL Medici Lombardia –. Ciò non toglie che si possa avviare una riflessione sull’opportunità di mantenere l’assetto attuale delle singole aziende ma partendo dai bisogni dell’utenza e dalle possibilità di offerta dei diversi Enti (caratteristiche strutturali e professionalità presenti) e non da criteri poco chiari o poco utili quali la mancata copertura di certe posizioni, di sovente determinate da ragioni diverse dalla strategicità delle unità operativa stessa. Ci attendiamo che un processo così delicato veda il coinvolgimento attivo dei professionisti, sia tramite gli strumenti che la governance clinica mette a disposizione (Collegio di direzione e Dipartimenti) sia attraverso il confronto con le Organizzazioni Sindacali».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Settembre 2012
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