Castori furioso: “Sono arrabbiato, non preoccupato”
Il tecnico varesino attacca l'arbitro: "Assurdo il rosso a Martinetti, Comotto simulatore: gara decisa da episodi". Bisoli elogia i propri difensori
Fabrizio Castori è piuttosto arrabbiato nel dopo partita e non riesce a sorridere nemmeno quando gli si ricorda la splendida accoglienza del pubblico romagnolo. «Abbiamo fatto la partita anche quando siamo rimasti in nove – attacca il mister biancorosso – L’espulsione di Martinetti è assurda e in generale credo che l’arbitro abbia dispensato cartellini in maniera non equa: Belardi per esempio ha continuato a perdere tempo, era già ammonito ma non ha ricevuto il secondo “giallo”. E sul rosso di Rea, Comotto è stato furbo a simulare: il Cesena ha vinto la partita, complimenti a lui…».
Castori (foto di S. Raso) ammette qualche problema di manovra e spiega così i sentimenti che lo scuotono nel dopogara: «Sul piano del gioco, è vero, abbiamo incontrato qualche difficoltà ma avevamo di fronte una signora squadra come il Cesena. Ora siamo amareggiati ma sappiamo anche che dovremo ripartire al più presto. Sono arrabbiato, non preoccupato. Mi fa male il modo con cui abbiamo perso, perché non è la prima volta che paghiamo certi episodi».
A chi gli chiede la situazione dell’attacco, Castori risponde: «Ho tenuto in campo Ebagua perché toglierlo avrebbe avuto anche un effetto psicologico negativo sui compagni. Giulio è alle prese con un acciacco ma è comunque potuto scendere in campo. Al suo fianco ho messo Martinetti al posto di Eusepi nella ripresa, perché avevo bisogno di un uomo d’area puro mentre Umberto spazia di più sul fronte d’attacco. Con l’Empoli potrebbe rientrare Neto: lui ci manca perché è l’unico ad avere un certo tipo di numeri però i suoi compagni stanno facendo bene».
Sul fronte opposto, Pierpaolo Bisoli è di tutt’altro umore ma è anche intenzionato a non far calare l’intensità della sua squadra. «I tre punti di stasera mi permetteranno di lavorare con ancora maggiore forza da domani. Dovremo avere pazienza e non montarci la testa per qualche risultato positivo: ci resta qualche scoria del passato, tanto che abbiamo giocato meglio nel primo tempo rispetto a quando siamo rimasti in 11 contro 9». In particolare, Bisoli sottolinea la prova della propria difesa che dopo le sbandate di inizio anno (quando in panchina c’era Campedelli) è decisamente migliorata: «Non abbiamo preso gol ma nemmeno tiri in porta: questa quindi deve essere la base di partenza per il futuro. Ciò significa che i giocatori stanno lavorando bene e vogliono dimostrare di poter essere protagonisti in questa categoria. Siamo stati bravi a non far arrivare palla a Ebagua, Eusepi e Martinetti, uno degli attacchi più forti della Serie B: non posso che essere contento».
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