Primarie, anche da Varese per Laura Puppato
È la terza candidata del Pd alle primarie del centrosinistra, ex sindaco nel Veneto pedemontano, rappresenta la cultura ambientalista. In provincia i suoi sostenitori si sono attivati, a partire dai paesi
Nella corsa per le primarie del centrosinistra, tra le due campagne elettorali di Renzi e Bersani rischia quasi di rimanere schiacciata quella del terzo candidato. Anzi, candidata: Laura Puppato da Montebelluna, ex sindaco della cittadina nel cuore del Veneto pedemontano feudo della Lega, oggi consigliere regionale in Veneto. Negli ultimi giorni il comitato pro-Puppato a Varese ha rinnovato gli appelli: «Non avete ancora firmato? Siete ancora il tempo» il messaggio fatto girare per mail e sul blog.
Chi sostiene Laura Puppato? Mentre si moltiplicano i comitati pro Renzi e quelli pro Bersani, i sostenitori della ex sindaco di Montebelluna hanno faticato a ritrovarsi. Un comitato è nato a Morazzone, primo promotore Giovanni De Rosa, ben noto all’interno del partito: «A Varese ho l’impressione – dice De Rosa – che si sia creato un blocco intorno a Bersani e a Renzi, con un silenzio assoluto anche all’interno del Pd su questa candidata. È però miope non rendersi conto che la presenza di una donna nel Pd, per la presidenza del consiglio, è un fattore che arricchisce il partito : mi meraviglio anche per tante donne scese in piazza a Varese in piazza Montegrappa per "Se non ora quando"». In ogni caso, da Gazzada Schianno e Morazzone si cercato comunque di organizzare l’appoggio, con una raccolta di firme attivata nelle ultime settimane (per lo più autenticate dal consigliere comunale di Gazzada Schianno Claudio Tosetto): sono state consegnate in questi giorni al comitato regionale. Le regole definitive per le primarie sono state messe nero su bianco poche settimane fa e ora i sostenitori di Puppato sperano che si riesca ad ottenere l’ammissione della candidatura (Puppato va forte soprattutto al Nord, ma le regole prevedono che le 20mila firme richieste a sostegno siano espressione dell’intera Italia e pongono dei paletti). Per questo negli ultimi giorni si sono moltiplicati i messagi pro-Puppato lanciati in rete, compreso quello per l’invio in extremis della firma autenticata.
Laura Puppato ha una storia anomala: ha 55 anni, ma è una «nativa del Pd», nel senso che non viene dai due partiti fondatori, Ds e Margherita. «Non si porta dietro l’ossificazione dei partiti fondatori, che esiste anche a Varese. Invece bisognerebbe capire il valore della contaminazione tra culture politiche» dice ancora De Rosa. Laura Puppato è invece più vicina ad altre culture, quella ambientalista per prima: cresciuta nell’associazionismo, con il Wwf e un gruppo di aiuto all’ex Jugoslavia, è diventata sindaco sull’onda di una battaglia ambientalista (quella contro l’inceneritore) che poi, da amministratrice locale, la stessa Puppato ha trasformato in un progetto per la riduzione dei rifiuti e per la promozione delle energie pulite, divenute occasione di sviluppo. Il tutto – questo spiega forse anche la simpatia di cui gode al Nord – all’interno di un territorio dove la Lega Nord va fortissimo. Ambiente, sviluppo sostenibile e diritti sono alcune delle parole chiave. Ha corso per diventare parlamentare europeo ma ora è in consiglio regionale in Veneto, a metà strada tra la politica nazionale e i problemi concreti degli amministratori locali.
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