In quattromila sulle note di Biagio Antonacci
Palazzetto pieno per il concerto del cantautore: più di due ore tra musica ed energia cantando i suoi più grandi successi
In più di quattromila questa sera, mercoledì 28 novembre, hanno cantato con Biagio Antonacci. Una canzone dietro l’altra, senza interrompersi mai, per più di due ore di concerto. Musica, luci e colori per una serata che ha visto sul palcoscenico un Biagio acclamato dalla folla, nonostante poche ore prima sul suo profilo Twitter (@AntonacciBiagio) scriveva: “Io ci provo!!Male che vada parlo…non canto. Statemi vicino. La febbre indebolisce. Tachipirina più antibiotico…”.
Sarà stato il mix di farmaci, o forse l’energia che gli arrivava dal pubblico ma Biagio Antonacci sembra non aver deluso nessuno. Sul palcoscenico si presenta vestito di nero, in giacca e pantaloni, come se dovesse accogliere i suoi ospiti con la giusta eleganza.
Il palcoscenico è essenziale, cosa che permette a Biagio di avvicinarsi il più possibile alla folla, di essere l’unico protagonista, insieme ai suoi musicisti, della serata. Niente impianti scenici particolari quindi, per fare da sfondo ad una serata che è stata completa nella sua semplicità.
I brani si rincorrono e Biagio regala successi come “Sapessi dire no”, per arrivare fino a “Ti dedico tutto”, “Insieme finire”, “Se mi vuoi”, “Angela”, “Buongiorno bell’anima”, “Non vivo più senza te”, “Liberatemi”. Una vera e propria carrellata che ricorda anche il Biagio nei primi anni ’90 e del Festivalbar. Il pubblico è coinvolto e Biagio cambia abito. Esce sul palcoscenico con jeans e camicia bianca, si inizia anche a ballare.
Il pubblico lo segue, canta, applaude, urla. Si emoziona quando Biagio sceglie due bambine del pubblico, Giorgia e Martina di 10 e 11 anni, per cantare con lui “Iris”. E il cantante milanese, non smette di stupire. Sul palcoscenico, oltre ai musicisti di sempre (Mattia Bigi al basso, Simone D’Eusanio viola e violino, Emiliano Fantuzzi alla chitarra, Gabriel Fersini alla chitarra, Fabrizio Morganti alla batteria, Gabriella Peretti alle percussioni e Massimo Tagliata alla fisarmonica e alle tastiere), salgono degli artisti di di strada che lo accompagnano sulle note delle sue canzoni.
Coinvolgenti poi, i ballerini di tango sul testo di “Alessandra” o il grande angelo che arriva da dietro le quinte accompagnando Biagio in uno dei momenti più intimi del concerto. Ma è sul brano “Liberatemi” che il cantante lancia un messaggio al pubblico: « È arrivato il tempo di cambiare, di cambiare questi politici e questa politica, di mandare a casa tutte queste facce che ci prendono in giro. Ci hanno tolto tutti i sogni, dobbiamo avere il coraggio di cambiare». Il pubblico si alza, applaude. Riprende spazio la musica, fino al saluto di Biagio. Arrivederci Varese.
Unica nota stonata è stata l’organizzazione che ha visto alcune persone doversi accontentare di un posto seduto, al posto del parterre, nonostante l’acquisto del regolare biglietto. Il tutto sembra essere satato causato da un esubero di biglietti venduti. Evento che ha provocato qualche disagio durante l’ingresso al concerto.
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