Rete Capri oscura la Tivù Svizzera
Ce l’hanno segnalato in tutti i modi, da Facebook alle email: in questi giorni molti varesini non riescono più a vedere la Svizzera, e si domandano perchè. Il motivo, purtroppo, è uno e rischia di essere definitivo
Ce l’hanno segnalato in tutti i modi, da Facebook alle email: in questi giorni molti varesini non riescono più a vedere la tivù Svizzera, e si domandano perché. Il motivo, purtroppo, è uno e rischia di essere definitivo: «Nel corso della nuova assegnazione delle frequenze, hanno concesso il canale 57 a ReteCapri: un canale dove prima la maggior parte dei varesini vedeva appunto la Rsi – spiega Stefano Corbetta, titolare del centro elettronico Corbetta, specializzato nella ricezione televisiva sia per antenna che satellitare – Ora i due canali si disturbano e ha la meglio, appunto, Retecapri. Essendo l’assegnazione definitiva, su quel canale c’è poco da fare».
Passare dalla Tivù svizzera a Telecapri per i varesini può essere decisamente uno choc. D’altra parte però: «Oggi, per la Radiotelevisione svizzera, non è in alcun modo possibile trasmettere i propri programmi televisivi su territorio italiano. Il mandato pubblico assegnatole dal Consiglio Federale (il Governo centrale svizzero) per il tramite della società madre, la SRG SSR, non contempla la trasmissione di programmi TV al di fuori del territorio nazionale, né tantomeno la possibilità di investire risorse per trasmettere su territorio estero». Così spiegano dall’ufficio comunicazione di Rsi, dopo aver “preso atto con piacere del fatto che, dopo l’avvio in Italia delle trasmissioni televisive in digitale terrestre, sono costanti le richieste di poter vedere le nostre due reti TV oltre confine”.
Spiegando poi che «Il segnale RSI arriva su territorio italiano soltanto nelle zone più vicine al confine attraverso il cosiddetto overspill, vale a dire la sforatura naturale, necessaria per la copertura completa del territorio nazionale, prevista dalla legislazione internazionale e regolata nei suoi dettagli tecnici da norme precise e vincolanti. Proprio grazie all’overspill, un numero limitato di telespettatori delle province di Como e di Varese riescono a captare il segnale RSI in digitale terrestre. Date le ragioni sopra elencate, non è in alcun modo possibile per la RSI ampliare il suo bacino d’utenza in Italia al di fuori di queste zone a ridosso immediato del confine».
Per quanto riguarda l’assegnazione delle frequenze su territorio italiano: «Essa è di competenza del Ministero delle Telecomunicazioni, chiamato ad attenersi agli accordi internazionali in materia – conclude la Rsi – Sin tanto che eventuali interferenze non ricadono sul territorio svizzero, compromettendo la diffusione del segnale RSI, la RSI stessa non ha margine di intervento».
Malgrado su quella situazione la questione sia poco rimediabile, c’è ancora, per alcuni, una via d’uscita: «Si può provare a ripuntare l’antenna su una altra frequenza: il canale 39 – consiglia Stefano Corbetta – Chi continua a vedere la Svizzera in questi giorni, dopo l’oscuramento di Rete Capri, è perché è già sintonizzato su quel canale, che continua ad essere libero per l’emittente della confederazione. Si tratta di operare uno spostamento sull’antenna: ma non è detto, però, che funzioni. Ci si può provare».
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