Alfieri si ricandida: “3 anni appassionanti dalla parte dei più deboli”
Il futuro del consigliere del Pd e un bilancio delle sue proposte, tra cui spiccano le mille riunioni politiche per dare conto di tutto ai sindaci e ai militanti del suo partito
Il consigliere regionale Alessandro Alfieri ha realizzato, in 3 anni di attività in regione, 57 interrogazioni, 5 interpellanze, 26 interrogazioni a risposta immediata, 73 mozioni, 86 ordini del giorno, 29 proposte di legge. Ha dato la propria disponibilità a essere ricandidato e martedì sera il partito lo indicherà nella lista delle regionali. “Ho contato circa mille incontri e riunioni politiche e rendicontato, ogni 3 mesi, agli amministratori locali e agli iscritti del mio partito il mio operato” spiega. L’elenco dei temi che ha seguito é davvero lungo: “E’ stato un lavoro pesante ma appassionante – osserva – posso ricordare innanzitutto che insieme al consigliere Martina sono stato il promotore del progetto di legge per il taglio delle indennità e dei vitalizi. Ho partecipato ai lavori della commissione sanità e della commissione bilancio e sono stato il presidente del comitato paritetico di controllo e valutazione, uno strumento nuovo che deve valutare l’efficacia delle leggi e la loro incidenza reale nella società”.
Alfieri ha lavorato molto nel settore sociale e sanitario: “Tra gli obiettivi che mi ero posto – racconta – c’era quello di difendere i livelli di assistenza per le persone meno abbienti e in molti casi ci siamo riusciti, come quando abbiamo ottenuto che la regione allargasse la copertura economica non solo ai malati in stato vegetativo ma anche a quelli in stato di minima coscienza. Ci siamo battuti per i farmaci generici e per dare un’esenzione dai ticket più favorevole per le fasce deboli. Sono stato insieme a Pippo Civati il responsabile del sito “Eccellente” all’interno della piattaforma Blogdem, dalla quale abbiamo denunciato gli sprechi nella gestione dei contributi alle cliniche private. Molte nostre indagini sono poi finite sulla stampa, in particolare quelle sulla fondazione Maugeri e sul San Raffaele. Un’altra battaglia vinta è stata quella dell’allargamento del fondo sociale regionale che comprende le disabilità, e l’inserimento del gioco patologico tra le dipendenze curate all’interno dei livelli essenziali di assistenza”.
Sul bilancio Alfieri rivendica di aver contributo ad allargare il plafond del patto di stabilità per i comuni e di essersi impegnato in alcuni casi di difesa del territorio come quello della cava di Cantello dove ha votato contro, e quello della Elcon di Castellanza. E infine il capitolo rimborsi. In 3 anni ha ricevuto dal gruppo Pd 4.625 euro, 140 al mese, così suddivisi: trasporti e pernottamenti 1.430 euro (in particolare a Roma dove ha incontrati dirigenti dei ministeri per seguire il percorso sul federalismo e la vicenda delle province), spese di rappresentanza 3.195 euro (incontri con i sindaci e pranzi istituzionali tra cui quelli con i dirigenti nazionali che come vicesegretario regionale del Pd ha contribuito a finanziare), altre spese, zero. Ha anche organizzato 11 convegni politici, che il Pd ha finanziato per 6.904 euro.
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