Cori razzisti, altri cinque identificati
Al ragazzo bustocco contestato il reato di “divulgazione di espressioni di razzismo” presto se ne aggiungeranno altri cinque. Perquisita la sua abitazione. La scientifica al lavoro per risalire agli altri tifosi mentre la Procura di Busto apre un fascicolo per istigazione al razzismo
C’è una prima denuncia per i fatti dell’amichevole Pro Patria – Milan di ieri, giovedì 3 gennaio. Si tratta di un ragazzo di vent’anni, residente a Busto Arsizio, cui gli investigatori gli contestano il reato di divulgazione di espressioni di razzismo (vedi legge Mancino, la 205 del 1993). Il ragazzo, tifoso abituale della Pro Patria, secondo il personale della questura di Varese e del commissariato di Busto Arsizio, “si è reso responsabile di aver indirizzato nei confronti dei giocatori di colore, in concorso con altri soggetti in corso di individuazione, espressioni offensive di tipo discriminatorio”.
L’identificazione, fanno sapere gli investigatori, è avvenuta grazie al riconoscimento effettuato dalla polizia scientifica che, per mezzo delle riprese realizzate tramite il Gos, ha permesso di collegare il volto di uno di quei tifosi resosi responsabile dei cori xenofobi tra quelli identificati al termine della gara all’interno del settore da cui sono provenuti cori contro i giocatori di colore della squadra ospite. Il denunciato è stato anche sottoposto a perquisizione domiciliare al fine di rinvenire ulteriori elementi utili alle indagini.
La perquisizione, effettuata d’intesa con l’autorità giudiziaria, ha permesso di sequestrare documentazione riferita ad abbonamenti alle stagioni calcistiche della Squadra di calcio Pro Patria e la personale tessera del tifoso.
“L’attività investigativa intrapresa dal personale – specificano dalla questura – in merito all’individuazione degli altri responsabili dei fatti delittuosi, prosegue sia attraverso la visione e l’analisi delle riprese e delle immagini reperite, sia attraverso l’assunzione di informazione da parte di altri testimoni presenti ai fatti”. Altri cinque tifosi tra i 20 e i 28 anni sono stati identificati in serata: si tratta di profili abbastanza simili a quello del primo ragazzo e sarebbero noti frequentatori dello stadio seppur non appartenenti a frange estreme del tifo bustocco.
Nel frattempo il sostituto procuratore Mirko Monti ha già aperto un fascicolo per il reato di istigazione al razzismo, in attesa che tutti i tifosi coinvolti nei cori vengano identificati.
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