Vitucci: “Siamo sghembi, ma dobbiamo reagire”

Il coach non si lamenta degli assenti anche se non può negare le difficoltà di giocare in 7. Voti: bene Dunston, Green e De Nicolao, serata da dimenticare per Polonara

Coach Francesco Vitucci si rammarica soprattutto per un primo tempo che ha condizionato la partita tra la sua Varese e Venezia. «Minuti in cui – spiega il tecnico biancorosso – abbiamo pensato troppo spesso a dove e come trovare risorse offensive: ciò si è ripercosso in difesa dove ci sono state alcune sbavature di troppo su cui l’Umana ci ha punito. Nella ripresa invece siamo stati più regolari ma non è bastato… e poi hai voglia a parlare di massimi sistemi quando vedi sul tabellino i 10 liberi sbagliati». Vitucci non si fa scudo delle assenze e anzi predica così: «Dobbiamo abituarci velocemente a questa situazione: saremo in pochi anche domenica prossima contro Brindisi. Durante la partita non possiamo permetterci di pensare troppo a lungo a come muoverci: in questo modo si fa confusione da una parte del campo e pasticci dall’altra. Poi devo dire che Venezia ha giocato un’ottima partita, è andata dove voleva con successo mentre tra di noi qualcuno (il tecnico non lo nomina ma parla soprattutto di Polonara ndr) si è un po’ perso. Comunque ci mancavano due riferimenti importanti ma al di là delle scusanti dobbiamo reagire. Ci sta però che qualche giovane abbia un passaggio a vuoto all’interno della partita».
Venezia ha comunque sudato parecchio per strappare i due punti a Masnago: «Siamo andati bene sotto il profilo del carattere, questo è vero: in almeno due momenti potevamo completamente perdere la fiducia, che però non abbiamo mai avuto al 100%, ma siamo riusciti a risollevarci. A quel punto però le assenze si sono fatte sentire: siamo sghembi, come un tavolo senza una gamba, questo non lo posso negare».

Sul fronte opposto Andrea Mazzon è comprensivo con la capolista appena sconfitta. «So bene che Varese ha diverse assenze e capisco le loro difficoltà visto che anche noi abbiamo avuto problemi per tutto il girone di andata. Faccio i complimenti alla Cimberio per la prima metà di campionato che mi rende ancora più orgoglioso per il risultato di questa sera. Siamo stati bravi a restare in partita dopo il 7-0 iniziale; volevamo vincere per tutti quelli che ci seguono e per dimostrare che siamo una squadra vera che talvolta commette degli errori, ma non un gruppo di persone presuntuose. Era un peccato vanificare la risalita in classifica con la sconfitta rimediata con Avellino; ci tenevamo a reagire. E ora spero che avremo un periodo con maggiore salute». Infine il tecnico orogranata nega di aver avuto paura di perdere quando Varese è tornata in partita. «Un allenatore non lo pensa mai perché ha già troppe cose di cui occpuarsi. E comunque, anche in quel momento, ho visto negli occhi dei miei giocatori la voglia di superare l’ostacolo. Quindi no, non ho mai avuto paura».

PAGELLIAMOSakota 6 (Passaggi a vuoto, ma fa anche i canestri che portano al pareggio. Ci prova); Rush 6,5 (Quando arriva sotto canestro è sempre un’incognita, però si sbatte tra difesa e rimbalzi); Talts 5 (La prova del 2: punti, rimbalzi e assist. In emergenza serviva ben altro); De Nicolao 7,5 (Triple a grappoli, per uno che non è un tiratore. E 4 assist); Green 7,5 (Tabellino irreale, forse migliore di quanto realmente fatto. Però gioca 40′ e non si arrende nemmeno se gli sparano); Polonara 4,5 (I rimbalzi non bastano; partita da dimenticare con l’attenuante di una settimana non facile alle spalle); Dunston 7,5 (Spazza via Magro e Marconato, Szewczyk non è affar suo. Unico neo, lo 0/2 ai liberi nel momento più caldo).

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Pubblicato il 13 Gennaio 2013
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