Cimberio a lezione di Eurolega: a Siena è sconfitta netta
La Montepaschi sfodera una difesa dura e non lascia scampo alla squadra di Vitucci, cui non bastano Ere e Dunston. La sconfitta di Sassari mantiene però Varese in vetta da sola al campionato
Una scoppola in piena regola, nella quale non manca qualche raggio di luce: la sconfitta subita a Siena dalla Cimberio (89-75) non cambia la storia (biancorossi sempre perdenti al PalaEstra dal ’98 in avanti…), mette qualche tarlo nella testa dei ragazzi di Vitucci che mai quest’anno avevano fatto così tanta fatica ma dà anche loro una scossa in vista delle Final Eight di Milano, in scena da giovedì sera con il quarto di finale contro i padroni di casa. Le buone notizie arrivano sia dalla sconfitta di Sassari a Cantù (sardi schiantati nella ripresa) che tiene Varese da sola in testa alla Serie A e dalla reazione avuta nell’ultimo periodo dai biancorossi, risaliti dal -20 al -7 e fermati solo da due triple dell’ex Kristjan Kangur, insensibile e implacabile dall’arco.
Una rimonta arrivata quando si temeva l’imbarcata completa, che spiega come la squadra di Vitucci non abbia nel vocabolario la parola “resa”, nemmeno quando in molti la urlerebbero a gran voce. Certo, questa caratteristica da sola non può bastare in trasferta sul campo della Montepaschi, che resta uno dei fari del campionato e soprattutto sa come giocare certe partite, temprata com’è dall’avventura in Eurolega. Proprio il livello difensivo “da Coppa” della squadra di Banchi è stato il principale motivo per cui la Cimberio è naufragata: troppo lenta e impacciata contro i muscoli e le zone biancoverdi, con Green sconfitto nel duello con Brown e De Nicolao incapace di dare il consueto cambio di ritmo. Brutta, molto brutta, anche la prova di Banks al di là del tabellino: la guardia ha esagerato nel “fai da te” cozzando a testa bassa contro la difesa avversaria. Non sono dunque bastate le prove coraggiose di capitan Ere e Dunston (forse doveva essere “attivato” in attacco fin dall’inizio…), o lo sprazzo di Sakota che insieme al pivot ha segnato i punti della rimonta. Nel finale Varese è tornata sino a -8, a due soli punti dal “pareggio” rispetto alla partita di andata ma anche questo obiettivo è sfumato. Ora però è necessario fare tesoro della sconfitta – come detto da Vitucci nel dopo gara – raccogliere le forze e le idee e presentarsi a Milano con il coltello tra i denti.
PALLA A DUE – Vitucci torna definitivamente al quintetto base classico, quello tutto straniero con Sakota in ala forte. In panchina, ma solo per onor di firma, c’è anche Bruno Cerella. Banchi ha qualche problema di formazione ma può contare su una rosa comunque lunga: recuperato Ortner (in quintetto però c’è Eze), restano fuori i due veterani italiani Ress e Carraretto, a forte rischio anche per le Final Eight.
LA PARTITA – Un buon avvio non basta per far male alla Montepaschi e la Cimberio se ne accorge presto. La squadra di Vitucci infatti parte bene, replica canestro dopo canestro nei primi minuti e si permette anche di mettere il naso avanti per un istante (9-10) prima di trovarsi nei guai. Siena infatti si dimostra più solida e quando alza l’intensità difensiva per la Cimberio tutto si fa difficile: quando finalmente la palla arriva a Dunston, la Mens Sana è già scappata grazie ai numeri di Bobby Brown, protagonista nel 27-17 del quarto iniziale.
Dopo la prima pausa c’è spazio per Sanikidze che entra subito in partita (10 nel quarto); qualche frizione (Hackett-De Nicolao, Brown-Rush) scalda gli animi ma non aiuta la Cimberio che si vede scivolare dalle mani la gara. Varese trova qualche punto da centro area con un Polonara volenteroso, ma meno incisivo del solito, mentre dalla parte opposta Hackett affianca Brown nel mettere in crisi Green (52-34).
Vitucci prova a cambiare l’atteggiamento dei suoi nell’intervallo ma, a parte qualche picconata subita, la muraglia biancoverde continua a reggere. Quando Green ha un lampo seguito da Banks (5-0 di miniparziale), Siena replica e rilancia con Moss che si fa notare anche in attacco. Il solito Dunston resta indispensabile per i biancorossi ma da solo non può cambiare il vento a un match che al 30′ è sul 70-53.
IL FINALE – La Montepaschi non può però tenere certi ritmi per tutta la partita e così la Cimberio, raccogliendo le forze per un ultimo e disperato attacco, trova finalmente un parziale interessante, 8-0 in ingresso di quarto periodo. A interrompere i punti di Varese è un gran canestro rovesciato di Hackett ma Dunston e Sakota, oggi in versione “lungo classico” (4/4 da 2, 3 rimbalzi d’attacco) trascinano Varese sino al -7 (72-65 con poco più di 5′ da giocare). Il palazzetto rumoreggia, la speranza della Cimberio riprende vigore ma non ha fatto i conti con un giocatore ben conosciuto, Kangur: le sue due triple consecutive “alla Stonerook” e quella successiva di Hackett decidono il match. E quando Varese ritrova il -8 e punta a salvare la differenza canestri, ecco l’ultima magia di Brown: finisce 89-75 e il divario è quello realmente espresso dal campo. Almeno per questa volta.
IL TABELLINO –
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