Una “carta etica” per i bar e sale giochi

Etico "Per Un'altra Lombardia" presenta una proposta per il gioco d’azzardo, un gioco pericoloso che provoca danni sanitari, elevati costi sociali e criminalità Lombardia capitale del riciclaggio: Milano, Pavia, Varese e Bergamo in prima fila

Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana per fatturato e assicura all’Erario entrate per 8 miliardi di euro. Non solo: il gioco d’azzardo aumenta a dismisura i costi familiari e socio-sanitari poiché la ludopatia (patologia che coinvolge 2 milioni di persone) provoca alla collettività un danno calcolato tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro. Ma la ricaduta socio-economica  più grave è che crea sul territorio connivenze con la criminalità organizzata. La Lombardia è una regione ad elevatissimo rischio d’infiltrazioni mafiose nel riciclaggio di danaro sporco in questo settore, al punto che secondo dati Eurispes, il gioco d’azzardo copre ormai il 13,1% (cioè fra i 30 e i 40 miliardi l’anno) del fatturato criminale delle mafie in Italia. Sono cifre da capogiro, impressionanti. Nel 2012, nel gioco d’azzardo (lotterie, slot machine, videopoker, gratta&vinci, sale Bingo, scommesse sportive, etc), si sono spesi in media 1.450 euro, neonati compresi, (l’Imu è costata in media 149 euro, 7 volte meno). In Lombardia Milano, Pavia, Varese e Bergamo sono in prima fila nel contribuire a questo fatturato. L’Associazione antimafia Libera ha calcolato che i clan che operano nel settore sono 49, tra cui – come la magistratura ha già appurato – il clan Valle-Lampada a Milano e zone confinanti nel mercato delle slot-machine e videopoker truccati. Il fenomeno è stato oggetto anche di un’inchiesta giornalistica da parte del mensile Valori. In Lombardia ci sono alcune realtà che stanno monitorando e lavorando per tamponare il fenomeno. A Pavia i ragazzi della Casa del Giovane hanno realizzato un inno rap contro il gioco d’azzardo. I sindaci della Valle Brembana propongono l’utilizzo obbligatorio della Carta dei servizi sanitari (il tesserino giallo sanitario, per intenderci) per poter giocare in modo che vengano esclusi dal gioco d’azzardo, almeno i minorenni. I videopoker, in questo caso, verrebbero muniti di un’apparecchiatura che consente di “leggere” la carta ‘gialla’ regionale.  Al di fuori della Lombardia invece i Circoli Arci di Empoli (in Emilia) hanno fatto una scelta etica e hanno già deciso di togliere le macchinette mangia-soldi perché il gioco d’azzardo non risponde ai principi fondanti della stessa Arci. Sono esempi da seguire.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Febbraio 2013
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