Mastini da dieci e lode, secondo sgambetto alla capolista Caldaro

Oltre 2 ore di battaglia all'Acinque Ice Arena: i gialloneri si impongono 4-3 e bissano il successo dell'andata contro i Lucci. Fantastico Matonti in porta, espulsi Glavic e Piroso

varese mastini caldaro 2024 2025

Senza dubbio la partita più bella ed incredibile dell’anno. Questa in una frase la gara tra Mastini e Caldaro (4-3), decima vittoria consecutiva dei gialloneri che vale più dei punti in palio. Basti pensare che i Lucci altoatesini sono solo alla seconda sconfitta in campionato, entrambe subite dalla squadra di Glavic, sempre più protagonista della IHL.

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I Mastini vincono contro Caldaro, gli scatti del match 4 di 38

Partita che ha avuto un protagonista assoluto, il giovanissimo Filippo Matonti, che si merita la standing ovation tributato dall’Acinque Ice Arena. A fine gara sono 50 i tiri nello specchio della sua porta, tiri con la T maiuscola, contro esattamente la metà di quelli ricevuti da Andergassen. Il Varese compie un vero e proprio miracolo, viste anche le assenze di Raimondi, che questa sera avrebbe fatto molto comodo per peso e mole di gioco, Perino, capace di trovare soluzioni efficaci e creare spazi e per un tempo Piroso (espulso). In post analisi forse Caldaro non è entrato sul ghiaccio con il pattino giusto, concedendo sicurezza ai Mastini che poi hanno corrisposto la maggiore qualità tecnica degli ospiti con quella grinta che piace tanto ai tifosi gialloneri, i quali sono praticamente scesi sul ghiaccio con le loro urla nell’ultimo scorcio di partita.

Gara comunque preparata molto bene da coach Glavic, con Varese sempre messo bene sul ghiaccio. Bellissima partita quindi, giocata ad alti livelli tecnici e fisici, cosa che spesso accade quando Mastini e Lucci incrociano i bastoni. Ora si va a Feltre, dove al roster corto si aggiunge l’assenza di Piroso che sconterà la certa giornata di squalifica per la penalità partita.

PRIMO INGAGGIO – I numeri non mentono, ed osservando il tabellino del Caldaro ospite alle pendici del Sacro Monte sembra vi siano davvero poche possibilità di vittoria per i padroni di casa. In 19 gare disputate i trentini hanno perso solo una volta, ai rigori, proprio con Varese. Sono la miglior difesa in assoluto e propongono un pacchetto avanzato, Siiki-Wieser-Virtala, capaci di inventare situazioni offensive di livello altissimo proponendo, di fatto, il miglior gioco della lega. Di positivo c’è che il gioco della squadra di Teemu Virtala è molto fluido e veloce, situazione che potrebbe consentire alle manovre giallonere di esprimersi al meglio. Assente Perino per impegni nazionali, indisponibile Raimondi, mentre Fanelli e Allevato sono in infermeria, a Caldaro manca Soelva. Ospiti favoriti, ma le partite di hockey sono come scatole di cioccolatini, non sai mai quello che capita!

LA PARTITA

I – Mastini partono forte, bella azione con Piroso dietro porta, steso platealmente da Reffo e Caldaro con l’uomo in meno. Disco scodellato a sinistra di Andergassen, raccolto da Maekinen che spara verso la porta, con Franchini bravo a perforare l’estremo avversario per l‘1-0 che arriva quando l’orologio non ha fatto neppure un giro. Gli altoatesini subiscono il colpo: altra azione giallonera, svarione della difesa ospite ma Andergassen che stavolta si supera. Il Caldaro ci mette 5′ prima di tirare verso la gabbia di Matonti, prima con Valentini poi con Jonas Oberrauch. Varese molto più composto e ordinato, con Franchini che riceve un ottimo disco ma non trova l’angolo giusto. Poi però il Caldaro reagisce in maniera più ordinata e mette alle corde il Varese che ha speso tanto in poco tempo. Virtala si inventa una magia fintando il passaggio e sparando in porta ma Matonti è bravo con il gambale. Ancora ospiti in avanti, con Siiki che ha l’occasione di pareggiare ma Vanetti devia ponendosi con il corpo sulla traiettoria del disco. Poi però Maximilian Soelva sfrutta un errore di Filippo Matonti mettendo un disco in mezzo che Clericuzio in ottima posizione gira in rete. 1 a 1. Neppure il tempo di annunciare il gol che lo score cambia ancora: Kuronen imbecca Ghiglione che parte a razzo spiazzando letteralmente Andergassen per il 2-1. C’è ancora tanto Varese, prima Pietro Borghi da due passi spreca un buon assist, poi Franchini scivola perdendo una buona opportunità. Caldaro non ci sta e con l’incontenibile Virtala scheggia la traversa di Matonti battuto. Ci prova anche Oberhuber di là e Marcello Borghi di qua ma la sirena fissa il 2-1.

II – Parte subito forte Caldaro, che prima con De Donà, poi con Virtala scalda pinza e gambali di Matonti, sempre pronto a dire di no, anche se i gialloneri pasticciano in fase di rimessa e Wieser spreca mettendo a lato. Varese fatica a uscire dal terzo: ci riesce però Erik Mazzacane che gira per Tilaro, il funambolo giallonero scambia il suo bastone con un fioretto trafiggendo Andergassen con un diagonale che gli passa sopra la spalla (3-1). I Lucci tornano alla carica in maniera pericolosa, tiro dalla distanza messo in angolo da Matonti e subito dopo assalto dalla corta distanza di De Donà, su cui Erik Mazzacane arriva con troppa irruenza a protezione del proprio portiere meritandosi i 2′. Il Caldaro disegna ottime azioni in superiorità: bravissimo Siiki a forzare il tiro, Wieser recupera girando per Oberrauch che segna a porta sguarnita (3-2). Tocca ai gialloneri avere l’uomo in più (fallo di Vinatzer) ma la squadra di Glavic è a corto di fiato; Marco Matonti va in panca dei cattivi e Caldaro che scrive sul ghiaccio varesino come si imposta un power play, ma i Mastini con grinta e determinazione rispondono a tutti gli attacchi avversari, grazie soprattutto a un incredibile Filippo Matonti. Grande opportunità per Tilaro, davvero in serata, che manca il tapin per un soffio. Varese che nel finale prova a farsi male giocando per un istante con l’uomo in più, per una penalità che proprio non ci voleva: grande paura e tanto fiato sprecato ma Caldaro non passa. Poi nel corridoio che porta agli spogliatoi accenno di rissa tra giocatori.

III – Si ricomincia e dal ghiaccio mancano Piroso, Soelva (penalità partita) e coach Glavic, coinvolti nella rissa di fine periodo. Rientra senza giocare anche Basile, stavolta in difficoltà. Il Caldaro parte subito all’assalto, pressando per 5′ dove è quasi impossibile tenere il computo dei tiri in porta, Virtala, De Donà e Siiki per due volte forzano il fortino giallonero che resta inespugnabile con Matonti tra i pali. Varese prova a rimanere ordinato, ma i Lucci gestiscono la manovra mettendo alle corde i Mastini che barcollano, commettendo errori in difesa e in fase di rimessa per il poco ossigeno. Timida reazione di Varese che prova con Franchini, non impeccabile, a portarsi avanti, ma prima lui e poi Vanetti sono imprecisi davanti ad Andergassen. Il miglior disco lo ha Fornasetti, che si inventa una cosa bellissima, ma l’estremo dei Lucci compie un vero e proprio miracolo. I biancorossi suonano la carica e stavolta Siiki, pattinaggio stupendo e visione di gioco eccezionale, fredda con un fendente Matonti riaprendo il match (4-3). Varese risponde, Kuronen serve Schina che dalla blu spara di prima intenzione trovando però la pinza del portiere. Tilaro e Virtala se le danno, e vanno a calmarsi gli animi in panca puniti. C’è molta tensione, con Kuronen che carica con il gomito troppo alto un avversario mettendo i Mastini in inferiorità quando la benzina è finita quasi del tutto. Gialloneri, sospinti da un pubblico che non ha mai smesso di incitarli, resistono anche a questo assalto, rinunciando quasi ad attaccare per risparmiare fiato. Matonti da spettacolo, schermando la porta con interventi davvero incredibili. Ghiglione ha un’ottima opportunità ma viene steso da Valentini, situazione che regala più che un power play, 2′ di respiro alla cortissima rosa giallonera. A fine penalità Caldaro toglie il portiere, riversandosi in massa oltre la blu, si vede di tutto e per fortuna vede tutto anche Matonti, che non lascia passare nulla, sino a quando la sirena non sancisce la fine del suo servizio e il disco entra in rete proprio sul suono della sirena. Varese vince la sfida più incredibile e combattuta del campionato. Sino a ora.

HCMV MASTINI VARESE – CALDARO ROTHOBLAAS 4-3
(2-1; 2-1; 0-1)

MARCATORI: 1.03 Franchini (V – Maekinen, Kuronen), 8.37 Clericuzio (C – Selva, Soelva), 8.54 Ghiglione (V – M. Borghi, Maekinen); 23.37 Tilaro (V – E. Mazzacane, Kuronen), 26.20 Oberrauch (C – Wieser, Siiki), 29.11 Kuronen (V – Maekinen, Franchini); 48.03 Siiki (C – Selva, Wieser).

VARESE: F. Matonti (Perla); Maekinen, Crivellari, Schina, Basile, M. Matonti, E. Mazzacane; Ghiglione, Kuronen, M. Borghi, Piroso, Vanetti, Franchini, M. Mazzacane, P. Borghi, Tilaro, Fornasetti. All. Glavic.
ARBITRI: Bassani e Boverio (Cusin e Pignatti).
NOTE. Penalità: V 57′, C 33′ (Pen. partita a Glavic, Piroso, Soelva). Superiorità: V 2-3, C 1-6. Spettatori: 762.

IHL
PROGRAMMA: Como – Valdifiemme 2-4; Appiano – Feltre 2-5, 3Zinnen Dolomites – Alleghe 2-3, Bressanone – Fassa 7-5; Pergine – Valpellice 2-1, VARESE – Caldaro 4-3. Riposta: Aosta.
CLASSIFICA: Caldaro 57; Aosta* 45; Feltre 44; VARESE* 42; Alleghe* 30; Appiano* 27; Pergine, 3Zinnen Dolomites 25; Valpellice* 23; Valdifiemme* 20; Fassa 19; Bressanone* 11; Como* 10.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2024
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