Concorsi a premio, la camera di Commercio garantisce la correttezza

C’è chi ha vinto un’automobile e chi un viaggio o magari dei gettoni d’oro, ma chi garantisce che tutto si sia svolto in modo corretto? Stiamo parlando dei concorsi a premio, iniziative per promuovere un prodotto o un servizio: una modalità di marketing sempre più utilizzata dalle imprese che assegnano un riconoscimento solo ad alcuni dei partecipanti, spesso attraverso un’estrazione a sorte. E garanti della regolarità di questi concorsi, dall’entrata in vigore della nuova normativa nel 2001, sono i notai o i funzionari della Camera di Commercio delegati dal responsabile della Tutela del Consumatore e della Fede Pubblica. Spetta a loro insomma assistere alle fasi di assegnazione dei premi e di chiusura e verbalizzazione delle procedure. La norma prevede altresì che la durata dei concorsi non possa superare l’anno e che i premi eventualmente non assegnati debbano essere devoluti a una Onlus, ovvero a un’organizzazione senza scopo di lucro.
I concorsi a premio gestiti dalla Camera di Commercio di Varese sono costantemente aumentati nel corso degli anni e nell’arco di un decennio hanno superato quota 2.000, considerando le procedure sia di assegnazione che di chiusura: si è passati dalle sole 17 iniziative promozionali gestite nel 2002 alle 465 dello scorso anno. Un impegno che va nel segno dell’attenzione alla regolarità del mercato che vede l’ente camerale fortemente impegnato.
Quanto al nuovo anno, le cifre appaiono in ulteriore crescita: basti pensare che nei soli primi due mesi del 2013 i funzionari della Camera di Commercio varesina hanno redatto 89 verbali di concorso a premio: 48 procedure di assegnazione e 41 di chiusura.