Franzosi (Cdo): “Dalla crisi non se ne esce da soli”
Il 7 maggio all'hotel Sheraton di Malpensa si terrà Expandere Insubria 2013 per far incontrare e confrontare le imprese del territorio. Aderiscono all'iniziativa Confartigianato Varese e Altomilanese e il consorzio Varese nel cuore
«Da soli non ci si salva. Chi fa da sè non fa neanche per sè». L’affermazione di Juri Franzosi, direttore della Compagnia delle opere di Varese, è come una sentenza. E come ogni sentenza ha una motivazione: «In questa fase di disfacimento politico e di crisi economica profonda – continua Franzosi – è importante uscire dalle proprie aziende per poter alzare la testa e confrontarsi con gli altri». Il luogo dove incontrarsi è l‘hotel Sheraton di Malpensa, la data da ricordare è il 7 maggio, l’occasione, Expandere Insubria.
La proposta dalla Cdo non è una semplice opportunità di business perché al centro della seconda edizione di Expandere c’è un obiettivo ben più difficile da raggiungere: la riconquista della fiducia da parte delle imprese e di un intero tessuto sociale, ad alta densità industriale, schiacciato dalla recessione. È per questo che i vertici provinciali della Compagnia delle Opere hanno pensato di coinvolgere il consorzio Varese nel cuore, proprietario della Pallacanestro Varese, Confartigianato imprese Varese e Alto Milanese. «Bisogna avere una certezza – dice il direttore della Cdo –. La nostra è che sia possibile costruire e per farlo occorre confrontarsi, uscendo dal cliché della chiusura». Cliché con cui da sempre viene etichettato il braccio economico di Cielle.
A far cadere la scelta sulla Pallacanestro Varese, non è stata la facile retorica, piuttosto scontata quando si accosta il mondo dell’impresa a quello dello sport. In realtà come ha ricordato Michele Lo Nero, presidente del consorzio, il caso Basket Varese è un esempio concreto di successo di rete di imprese. E se è vero che il compito dell’imprenditore è quello di risolvere i problemi – tesi sostenuta da Riccardo Polinelli, patron dell’omonimo marchio dell’occhialeria varesina nonché ristoratore per passione – allora è molto probabile che un confronto schietto tra imprenditori, abituati da sempre ad essere splendidi solisti, può generare qualcosa di nuovo, non tanto nelle parole usate che sono sempre le stesse (innovazione, internazionalizzazione e fare rete), quanto nei percorsi e nelle modalità per metterle in pratica. Insomma, ciò che conta è definire il «come fare» per innovare, internazionalizzare e fare rete.
Per Giulio Di Martino di Confartigianato Imprese Varese, Expandere è un’opportunità, soprattutto se ci si confronta con chi ha superato la crisi. Il fatto poi che all’interno della manifestazione ci sia anche la quinta edizione di Costruendo, dedicata alla filiera dell’edilizia, è un’ulteriore sfida per un settore in crisi nera e dal quale dipendono molti altri comparti dell’economia. «Non proponiamo un tavolo dove il rapporto è tra cliente e fornitore – spiega Maurizio Cometti, fondatore di Costruendo e amministratore delegato di Mc3 srl – bensì un tavolo dove si facciano proposte e si confrontino idee. Oggi in ufficio non squilla più il telefono per chiederti di costruire, quindi l’imprenditore deve crearsi degli spazi nel mercato, avendo come riferimenti il cliente finale e la qualità del prodotto che propone».
Franco Cordano, amministratore delegato della Dsc srl di Legnano, è convinto che il profitto sia importante, ma non l’unico scopo per un’impresa, e che la parola «apertura» sia la chiave per dare vita al confronto tra imprese. «Se fai una rete e pensi di essere tu la soluzione, non arrivi da nessuna parte».
Tra i partner dell’iniziativa c’è anche Banca Intesa Sanpaolo. Emanuele Zerega, responsabile per l’area nord ovest del gruppo bancario, ha tranquillizzato tutti con un laconico «Noi siamo liquidi», che tradotto significa: i soldi, per le aziende che meritano il credito, Intesa ce li ha. In questo periodo, l’accesso al credito per le imprese non è certamente l’ultimo dei problemi, ma per la Cdo nemmeno il primo. «I soldi con Expandere non c’entrano nulla – conclude Franzosi – l’obiettivo è recuperare la fiducia».
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