All’Ortomercato la Veglia per il Lavoro di Scola

Il mercato ortofrutticolo all’ingrosso della città sarà protagonista il 30 aprile, alle 20.45, della Veglia diocesana presieduta dall’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola

Martedì 30 aprile, alle 20.45, all’Ortomercato di via Lombroso 54 a Milano, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, presiederà la Veglia diocesana per il lavoro. Due le caratteristiche della preghiera che l’Arcidiocesi di Milano organizza alla vigilia della festa dei lavoratori.
 
Innanzitutto il luogo: il mercato ortofrutticolo all’ingrosso della città.  «Crocevia di razze e bacino di lavoro per migliaia di persone», lo definisce Walter Magnoni, responsabile della Pastorale diocesana sociale e del lavoro. Un posto dunque scelto soprattutto per rappresentare la globalizzazione, tratto caratteristico e problematico del mondo del lavoro contemporaneo.   L’altro tema è indicato dal titolo dell’incontro, “Perché ti affanni? Lavoro e Famiglia in questo tempo”. Il titolo, tratto dal Vangelo di Luca, suggerisce la dimensione non solo materiale ma anche spirituale del lavoro, elemento imprescindibile per il benessere complessivo della persona e di chi gli sta attorno, la famiglia e la società. 

Dopo una breve introduzione, nella Veglia sono previste quattro testimonianze (un lavoratore dell’ortomercato con molti anni di esperienza alle spalle, un giovane immigrato, una famiglia colpita dalla crisi, una madre di otto figli alle prese con un delicato bilancio familiare). Seguirà la riflessione dell’Arcivescovo.
 
Famiglia e lavoro sono anche le due parole con le quali l’Arcidiocesi ha voluto battezzare il fondo creato per aiutare il mondo del lavoro di fronte alla crisi economica più lunga del dopoguerra. Il Fondo Famiglia Lavoro, rilanciato dal cardinale Angelo Scola, nel mese di marzo ha distribuito 82.202 euro a favore di 51 famiglie che si aggiungo alle circa 7mila sostenute nei tre anni della prima fase dell’iniziativa suscitata dalle parole del cardinale Dionigi Tettamanzi la notte di Natale del 2008.

Nella nuova fase del fondo, le famiglie vengono aiutate non solo ad affrontare la situazione di emergenza con contributi a fondo perduto, ma anche a recuperare la possibilità di ritrovare il lavoro attraverso la formazione mirata, il microcredito, il sostegno ad attività imprenditoriali. 
Ripartito con una dotazione iniziale di 2 milioni di euro derivanti dai fondi dell’8 per mille (un milione) e dell’avanzo della passata amministrazione (un milione), il Fondo Famiglia Lavoro è giunto a raccogliere la cifra di 3.806.463, 73 euro. Nell’ultimo mese il Fondo è cresciuto di 83.341 euro alla settimana. Frutto, per lo più, di tante piccole donazioni.  Oltre i tre quarti dei contribuenti (78%) sono persone singole, il 15% parrocchie, il 7% enti e società. Segno che la crisi non ha fermato la solidarietà.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2013
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