Edilizia e nuovi interventi, un confronto sulla città
L'operato della Commissione Paesaggio ha creato dibattito tra gli addetti ai lavori dell'edilizia (e non solo tra loro), anche su alcuni progetti da avviare. Così l'amministrazione ha organizzato un incontro aperto con la Commissione
A Gallarate si torna a parlare di edilizia e dell’inserimento di nuovi edifici nel tessuto della città esistente: martedì 28 maggio nella sala consiliare la Commissione Paesaggio illustra la propria attività e i criteri con cui vengono valutati i progetti edilizi, in particolare quelli che riguardano il contesto urbano.
Il tema della qualità degli interventi sulla città ha iniziato ad essere particolarmente sentito negli ultimi anni, nel mezzo di grandi trasformazioni che hanno riguardato tanto il centro storico (con l’abbattimento anche di diversi edifici) quanto le periferie e le zone verdi al margine delle città. L’intervento della Commissione Paesaggio su alcuni progetti ha creato malumori tra gli operatori dell’edilizia ed è per questo che è stato previsto l’incontro, per spiegare i criteri di valutazione. «Come stile voglio
che le questioni siano poste pubblicamente e alla luce del sole» dice l’assessore all’urbanistica Giovanni Pignataro, che richiama la necessità dicendo che «prima della nostra amministrazione abbiamo visto negli anni una gestione non limpidissima» dell’urbanistica e della trasformazione della città. «La Commissione Paesaggio è stata accusata di non far costruire. Non è così: non c’è volontà di non far costruire (specie dove si riutilizzano aree già edificate), ma si vuole far costruire nel rispetto dell’ambiente urbano in cui si collocano gli interventi. La Commissione Paesaggio ha dei criteri precisi definiti anche da una Delibera Regionale». L’incontro è stato pensato soprattutto per professionisti e imprenditori («una scelta di trasparenza») ma è aperta all’intera cittadinanza. Interverranno il sindaco di Gallarate, Edoardo Guenzani, l’assessore alla Programmazione Territoriale, Giovanni Pignataro, il presidente, Vittorio Introini, e i componenti della Commissione.
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Sullo sfondo, come detto, ci sono anche le perplessità di alcuni operatori rispetto ai vincoli posti su alcuni interventi. Nelle settimane passate ad esempio è intervenuta sul quotidiano La Prealpina la storica Impresa di costruzioni Oreste Bossi, che lamentava le modifiche richieste ad un progetto sull’area di via Mazzini a Gallarate (dove si interviene su due antiche corti lasciate nel degrado e in parte lesionate). Al di là degli stretti vincoli legati all’inserimento di parte del territorio nel Parco del Ticino, bisogna anche considerare che diversi progetti di valorizzazione riguardano anche aree interne al centro storico o negli immediati dintorni.
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